Verso la Multiutility Toscana dei servizi pubblici: acqua, gas e rifiuti gestiti da un unico soggetto
Oggi la presentazione del progetto nella sede della Regione. Ma non tutti i sindaci della provincia di Prato dicono sì
E’ stato approvato dai consigli di amministrazione di Acqua Toscana, Consiag, Publiservizi e Alia l’atto di fusione che avvia formalmente il percorso per la costituzione della Multiutility Toscana, la nuova holding dei servizi pubblici locali (ambiente, energia e acqua), partecipata da 66 comuni della Toscana, tra i territori dell’Empolese Valdelsa e le province di Firenze, Prato e Pistoia. Il progetto per la formazione della Multiutility Toscana e i prossimi passi sono stati presentati nella sede della Regione Toscana. “Sarà una società in grado di creare economie importanti e di creare un sistema autosufficiente all’interno della Toscana a garanzia di stabilità e addirittura di riduzione delle tariffe”, ha spiegato Nicola Ciolini, presidente di Alia, il cui CdA nella seduta del 28 aprile 2022 ha approvato il progetto di fusione per incorporazione delle società Publiservizi, Acqua Toscana e Consiag in Alia, proprio come primo atto dell’iter volto alla costituzione della Multiutility Toscana. “In futuro i toscani che lo vorranno potranno avere una bolletta unica di acqua, rifiuti e gas con notevoli risparmi economici”, ha affermato Simone Faggi, presidente di Acqua Toscana.
La struttura post fusione, con quote destinate al comune di Firenze per il 37,1%, al comune di Prato per il 18,2%, a quello di Pistoia per il 5,4%, al comune di Empoli per il 3,4% e ad altri comuni toscani per il 35,9%, sarà ora sottoposta all’approvazione, entro settembre 2022, da parte dei consigli comunali e dell’assemblea della società. A seguito dell’approvazione in assemblea, saranno previsti due successivi aumenti di capitale: il primo entro l’ultimo trimestre del 2022, rivolto ai conferimenti delle quote da parte delle altre utilities interessate; il secondo, entro il 2023, attraverso la quotazione di una società per azioni con almeno il 51% del capitale sociale detenuto dai soci pubblici e il 49% finanziato dal mercato azionario. “Secondo me la prospettiva deve essere quella di arrivare a quotare in borsa”, ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. E proprio sulla questione della quotazione in borsa la geografia dei comuni della provincia di Prato non si mostra omogenea. Si sono sempre detti aperti al confronto ma fermi sul presupposto imprescindibile di una gestione interamente pubblica, e quindi contrari alla quotazione in borsa della multiutilty che aprirebbe la strada ai privati, i sindaci di Cantagallo Guglielmo Bongiorno e di Carmignano Edoardo Prestanti. Se il primo era studiatamente assente alla presentazione a Palazzo del Pegaso e dichiara di continuare a respingere l’idea che “i servizi pubblici locali debbano sottostare alla logica del profitto”, Prestanti afferma di aver apprezzato l’”evoluzione inclusiva” del dialogo, riservandosi però di leggere la delibera da portare in consiglio per appurare che la gestione dei servizi continui ad essere pubblica.