Si rinnova e si rafforza la collaborazione fra l’Interporto della Toscana Centrale e Capp Plast, l’azienda pratese che dal 1960 si occupa di trasformazione delle materie plastiche, producendo contenitori per l’industria e l’agricoltura, flaconi agroalimentare e cosmetico e imballaggi flessibili con una specializzazione nelle buste wicket. Le due aziende hanno rinnovato per il secondo anno consecutivo l’accordo che porta Capp Plast a depositare e stoccare materie prime nei Magazzini Generali e Doganali dell’Interporto. Si tratta per lo più di polietilene che poi viene portato nello stabilimento dell’azienda pratese che ha vinto l’edizione 2020-2021 dello ‘Stefanino d’Oro’.
Non solo. Il nuovo accordo ha permesso alle parti di riprendere la vecchia collaborazione che in passato consentiva la spedizione di merce su ferrovia, avviando nuovi progetti per riattivare la consegna su ferro dei prodotti finiti. Dove? Le tratte sono in tutta Italia: nord, centro e sud. Attualmente lo stoccaggio all’Interporto prevede una quantità di 1500 tonnellate, su cui mensilmente ruotano 400 tonnellate di merce. Il transito complessivo in un anno è quindi di circa 5.000 tonnellate di prodotti.
“Avevamo l’esigenza di stoccare materie prime e abbiamo scelto l’Interporto sia in virtù di una vecchia collaborazione che per il ruolo centrale e strategico che riveste – spiega Filippo Baldi, responsabile marketing di Capp Plast -. La pandemia ha portato la plastica a tornare a essere un valore aggiunto perché garantisce standard igienici importanti e leggerezza nei trasporti. In più noi trasformiamo plastica all’insegna dell’economia circolare. Fin dal 1985 tutto il materiale di scarto viene riutilizzato e rigenerato attraverso uno specifico reparto chiamato rigenerazione”.
Quello che Capp Plast mette in moto è un meccanismo di riciclo quasi infinito. “Tutto i prodotti vecchi che i nostri clienti decidono di dismettere possono restituirceli in azienda e noi gli daremo nuova vita – sottolinea Baldi -. In questo modo non si butta mai via niente e si rigenera continuamente il materiale”.
Soddisfazione per il rinnovo della collaborazione viene espressa anche da Sergio Tarabugi, consigliere delegato dei Magazzini Generali Doganali di Prato. “Per l’Interporto questo rapporto è strategico per più motivi – commenta -. Da un lato perché collaboriamo con una delle più importanti realtà del territorio che tratta un prodotto che si presta allo stoccaggio esterno della merce. Dall’altro perché può portare all’attivazione di tratte ferroviarie per trasportare sia semilavorati che prodotti finiti. Senza dimenticare la possibilità del deposito doganale per prodotti provenienti da paesi extraeuropei”. Nuove tratte ferroviarie che si andrebbero a sommare a quelle già attive: l’ultimo collegamento a essere partito è stato quello col porto di La Spezia.