E’ scomparso ieri improvvisamente Giovanni Petracchi, autore di alcuni libri, tra i quali “I’ Vohabolario pratese”, un vero e proprio vocabolario del vernacolo pratese. Nato a Vaiano nel 1947, Petracchi da anni si dedicava a ricerche storiche, linguistiche e di costume del suo territorio, che spazia dall’Appennino tosco-emiliano alla piana di Prato.
Il funerale di Petracchi si terrà domani alle 10 nella basilica di Santa Maria delle Carceri.
Appassionato della storia di Prato e del parlar pratese, lo scorso anno aveva pubblicato “I’ Vohabolario pratese. Son di Prao e voglio èsse rispettào, pos’i’sasso e mang’i’baho!”: due volumi nei quali si ripercorre il parlar pratese dal “dialetto rustico” dei nostri avi al “dialetto corrente” nostro, fino all'”italiano locale” parlato comunemente oggi, frammisto a parole e modi di dire vernacolari. Nei due tomi sono riunite 6719 voci, arricchite da uno studio etimologico, costituite da molte definizioni provenienti dal mondo del tessile, locuzioni, proverbi e modi di dire. Vi trovano poi spazio personaggi celebri, luoghi e tanto altro.
“I’ Vohabolario pratese” è il quinto libro scritto da Petracchi, il secondo dedicato a Prato dopo “Detti e Parole della Terra di Prato fra paesaggi, monumenti e ricette”. Petracchi stava inoltre per dare alle stampe un nuovo libro, “Nomi e Cognomi nella Terra di Prato”.
