14 Maggio 2022

Manovre e travasi spurgo, il consorzio Csa chiede l’apertura di un’area attrezzata lontana dalle case

Gli spurghisti sarebbero disposti a pagare un affitto e a riqualificare lo spazio: è un parcheggio al Macrolotto Uno, sotto sequestro per l'attacco incendiario ad un tir


Un parcheggio attrezzato da destinare alle manovre e ai travasi degli spurgo, così da evitare ogni tipo di disagio alla cittadinanza e garantire un servizio ottimale. E’ la richiesta del Consorzio Spurghisti Associati che raggruppa 46 aziende del settore fra Prato, Firenze, Pistoia, Valdelsa e Valdarno. Il Consorzio adesso si mobilita su Prato per cercare di dare una risposta a un’esigenza che riguarda tutte e 25 le aziende di spurgo della provincia: avere un’area dedicata dove potere effettuare i travasi da una cisterna piccola a una più grande. Le aziende, infatti, per ottimizzare i costi, diminuire i rischi nei trasporti e anche l’inquinamento derivante dagli spostamenti dei mezzi, dopo i vari servizi giornalieri nelle case, negli uffici e nelle fabbriche del territorio tendono a effettuare i travasi di liquame nelle cisterne più grandi da avviare poi verso Gida o Publiacqua. Per effettuare questa operazione senza alcun tipo di disagio servirebbe un parcheggio lontano dalle abitazioni e dagli stessi piazzali degli spurgo, così da evitare la convivenza con cattivi odori per i residenti, per gli uffici, o per il personale aziendale.

Il Consorzio ormai già da tempo avrebbe individuato quest’area in un parcheggio abbandonato del Macrolotto Uno, in via Puglia, di proprietà del Comune di Prato. Gli spurgo sarebbero disposti sia a pagare un affitto per la gestione dello spazio, che a effettuare una riqualificazione complessiva dell’area, con schermatura verde e ogni tipo di attrezzatura a servizio delle aziende. “Il nostro interesse primario è quello di effettuare un servizio privo di disagi per la cittadinanza – spiega Massimo Durgoni (nella foto), vicepresidente del consorzio Csa -. Oggi l’attività di travaso viene effettuata nei capannoni delle aziende, con tutti i disagi di vicinato che ne derivano. In via Puglia, invece, saremmo lontani dalle case e avremmo pure l’occasione di riqualificare a nostre spese un’area abbandonata della città”.

L’area di via Puglia (nella foto sopra), infatti, era finita al centro di un episodio di criminalità, con il lancio di tre bottiglie molotov contro un autoarticolato. Da allora il parcheggio è stato messo sotto sequestro in attesa della conclusione del processo arrivato alle battute finali in Olanda. “I rapporti con il Comune sono ottimi – aggiunge Durgoni -. Da parte loro è già arrivata una disponibilità al dialogo, si attende solo che l’area venga dissequestrata. Noi siamo disposti a rimuovere a nostre spese sia il camion bruciato che i capi d’abbigliamento andati in fiamme. In questo modo risolveremmo un problema alla città, daremmo un nuovo utilizzo a un luogo nel frattempo diventato una maxi discarica, e assicureremmo al settore degli spurgo un parcheggio all’avanguardia, con pochi eguali in tutta Italia”.

L’apertura di un simile parcheggio destinato agli spurgo rappresenterebbe inoltre un progetto pilota, da estendere poi agli altri comuni della Toscana. “Come fatto con il Comune di Prato – conclude Durgoni -, lo stesso percorso vorremmo aprirlo anche con quello di Firenze, di Siena, e con le amministrazioni comunali della Valdelsa e del Valdarno. In questo modo riusciremmo ad ottimizzare il servizio in tutta la Toscana”.