E’ stato notificato questa mattina dalla Corte d’Appello di Firenze al Comune di Prato il provvedimento di dissequestro del sottopasso di via Ciulli. Dopo 12 anni dal tragico incidente in cui morirono tre donne rimaste bloccate nel sottopasso allagato, il Comune di Prato ha ottenuto il via libera all’istanza di dissequestro presentata lo scorso 10 maggio.
Decisiva ai fini del dissequestro è la realizzazione – già in corso – di una nuova cassa di espansione con capienza di 25mila metri cubi di fronte al nuovo ospedale a cura della Asl nell’ambito del progetto per la costruzione della nuova palazzina del Santo Stefano. Un’opera che contribuirà al miglioramento della sicurezza idraulica della zona e nella quale confluiranno anche le acque in eccesso del torrente Vella.
“In Italia, come nella vita, ci vuole pazienza. Ma con perseveranza e ostinata caparbietà, ci si arriva – ha dichiarato il sindaco Biffoni -. Ancora una volta, senza tanto clamore e con lavoro costante, siamo passati dalle parole ai fatti”.
In passato più volte il Comune aveva presentato richieste per il dissequestro del sottopasso, che erano sempre state respinte poiché i lavori di messa in sicurezza dell’opera allora proposti erano stati ritenuti insufficienti ad eliminare il rischio di allagamento.