E’ intervenuta anche la ministra alle Pari Opportunità Elena Bonetti sul caso della richiesta di una studentessa del Convitto Cicognini di partecipare al ballo delle debuttanti con una propria compagna anziché con un cavaliere come da tradizione. La ministra, dalle pagine del Tirreno, ha parlato di “doppia discriminazione per le studentesse. Escluse come donne, oltre che per il loro orientamento sessuale”. L’intervento di Bonetti è solo l’ultimo di una serie di reazioni scatenate da un comunicato dell’associazione Arcigay, che ha portato a conoscenza la richiesta di una ragazza di poter recarsi insieme ad un’altra ragazza al ballo previsto il 18 giugno per le neodiciottenni che frequentano l’istituto di piazza del Collegio. “Un fatto estremamente grave”, l’ha definito l’Arcigay, che aveva comunque apprezzato la risposta della dirigente scolastica Giovanna Nunziata, che si era impegnata a proporre una modifica al regolamento del Ballo, già in preparazione da alcuni mesi, per il prossimo anno scolastico, con la possibilità di aprirlo alle coppie dello stesso sesso. “Vicende come questa rischiano di vanificare tutto il lavoro svolto con i ragazzi per creare nella nostra provincia una rete anti discriminazione per le pari opportunità”, ha dichiarato il presidente della Provincia Francesco Puggelli, che ha affermato anche: “Comprendo l’importanza della tradizione del ballo, ma le tradizioni preservano il proprio significato se vengono messe a servizio delle persone, non il contrario”. Si ricorda che il ballo delle debuttanti è stato ripristinato nel 2016 dopo anni di abbandono. Intanto oggi e domani si svolgeranno le votazioni per apporre subito la modifica al regolamento relativa al ballo: un cronoprogramma serrato, che ascolterà il parere del CdA del convitto, del collegio dei docenti e degli stessi studenti, così come richiesto dal gabinetto del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi alla preside Nunziata. Quest’ultima racconta di come abbia appreso della richiesta della studentessa solo dalla stampa: “Le mie porte sono aperte, eppure questa ragazza, a cui voglio ricordare che non è permesso portare al ballo partner esterni alla scuola, non è mai venuta da me”, ha detto Nunziata, che parla apertamente di “strumentalizzazione dell’argomento”. La dirigente precisa di essere “aperta al cambiamento” ma di non poter decidere niente da sola, e si dice disponibile ad accogliere anche un’altra proposta della ministra Bonetti, quella del cambiamento del nome dell’evento, da “Ballo delle debuttanti” a “Ballo di fine anno”.
(Foto in evidenza d’archivio)
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