I Giovani Democratici di Prato criticano aspramente i parlamentari – fra cui quelli del loro stesso Partito Democratico – che hanno votato a favore dell’immunità del deputato Giovanni Donzelli, il quale rischiava il processo per diffamazione aggravata nei confronti dei Sinti, per quanto affermato in una diretta social il 1 marzo 2019 nel corso di un “blitz” al campo nomadi di San Giorgio a Colonica. L’associazione Sinti di Prato aveva contestato la violazione della legge Mancino contro l’incitamento ai reati d’odio e diffamazione a mezzo stampa. Ma la Camera dei Deputati si è espressa per l’insindacabilità parlamentare (ponendo lo scudo previsto dall’articolo 68 della Costituzione al procedimento giudiziario): Donzelli ha ricevuto solidarietà riguardo all’immunità parlamentare da varie forze politiche ad ampio spettro, tra cui PD e LeU (370 favorevoli, 22 astenuti, 1 contrario). Un consenso quasi unanime, in favore dell’esponente dell’unica forza parlamentare all’opposizione, che non è piaciuto alle sezioni pratesi dei Giovani Democratici, di Sinistra Italiana e Articolo 1.
“Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla comunità Sinta di Prato, che non ha avuto giustizia” dichiarano i Giovani Democratici di Prato in una nota, “La condotta del nostro Partito non è solo problematica, è complice: invece di essere in prima linea nella lotta all’antiziganismo, ci rendiamo colpevoli di aver lasciato passare, con il nostro benestare, un inaccettabile precedente, dando sponda alla peggiore politica, quella che alimenta l’odio e si nutre di una cultura discriminatoria ai danni delle minoranze. Non è questa la politica in cui crediamo. Come parte della comunità del PD, e come organizzazione che ha costruito un rapporto molto forte con le Associazioni di Rom e Sinti nel nostro territorio e non solo, sentiamo il dovere di richiamare i nostri rappresentanti in Parlamento. Da Prato continuiamo a costruire una cultura dei diritti, al fianco di queste persone, che non ci stanno più a fare il capro espiatorio di nessuno”.
Le Associazioni Sinti di Prato e Porrajmos Prato commentano l’accaduto in una nota congiunta: “Non abbiamo voluto lasciar passare l’accaduto, e siamo ricorsi a vie legali proprio come atto di fiducia nelle istituzioni e nel rispetto della legalità. Oggi abbiamo sentito che, se a livello locale i percorsi di rete stanno dando frutti, a livello nazionale c’è ancora molto lavoro da fare. Le istituzioni comunicano a Donzelli e a tutti i Donzelli della politica italiana che possono venire nelle nostre case e insultare la nostra popolazione e la nostra cultura, davanti ai bambini, in diretta sui social e sulla stampa. Ma non smetteremo di lavorare per il dialogo e per contrastare l’ignoranza: il 2 Agosto, come ogni anno, organizzeremo insieme un’iniziativa per commemorare il Porrajmos. Invitiamo i parlamentari che si sono espressi a favore dell’immunitá di Donzelli a partecipare, e a capire fino in fondo cosa hanno votato” affermano.
Anche Articolo Uno Prato e Sinistra Italiana Prato si pronunciano contro l’esito del voto. “Articolo Uno di Prato condivide totalmente le considerazioni della GD di Prato, la protesta e le iniziative” commenta Gianni Del Vecchio.
“Non condividiamo la scelta di concedere l’immunità parlamentare a Donzelli. Se la libertà d’opinione di ogni parlamentare è in via generale un principio giusto, non può però esse-re utilizzata per difendere comportamenti scorretti che incitano all’odio e minano i percorsi di inclusione sociale” afferma Andrea Martinelli.
Nella foto, da sinistra Maria Logli, segretario dei Giovani Democratici e Yvonne Lemman, dell’Associazione Porrajmos Prato