21 Aprile 2022

Villa cinquecentesca di Carmignano all’asta per 3,2 milioni di euro

La procedura fallimentare riguarda il complesso del Loretino a Comeana, dimora con parco di 1,4 ettari e piscina


Andrà all’asta per 3,2 milioni di euro la villa “Il Loretino” a Comeana di Carmignano, messa in vendita dal Tribunale di Prato nell’ambito della procedura dell’azienda Le Bonitas Spa, società specializzata in abbigliamento intimo e mare, dichiarata fallita nel dicembre 2019. L’edificio cinquecentesco a pianta rettangolare con torretta emergente di via Calcinaia, dimora storica con annesso parco alberato di 1,4 ettari e piscina, è uno dei pezzi pregiati delle prossime aste fallimentari sul territorio pratese e potrebbe riscuotere interesse anche su scala nazionale e internazionale.

La base d’asta, che si terrà il prossimo 24 giugno presso il notaio Francesco D’Ambrosi, è equivalente al valore di stima della perizia. Sarà possibile presentare anche offerte più basse, non inferiori a 2.400.052 euro, ma in tal caso l’aggiudicazione sarà subordinata all’accettazione del Comitato dei Creditori.
In caso di più offerte valide, da presentare entro il 23 giugno, proseguirà l’asta tra gli offerenti con rilanci minimi di 10.000 euro.


La villa, come attestato dalla perizia e dall’invito a offrire del curatore Fabio Tempestini, si presenta in ottime condizioni di manutenzione e conservazione, e presenta finiture di alto livello. È dotata di 14 vani, dislocati su due piani, cui si aggiungono un sottotetto, tre locali seminterrati ad uso cantina, un terratetto indipendente di tre vani per civile abitazione, due depositi ed una limonaia. Il tutto per una superficie commerciale complessiva di 1.326 metri quadrati.

Nell’avviso di vendita è specificato che la destinazione d’uso della villa dal 1997 è direzionale, ma che essa “è conformata come una civile abitazione e di fatto può essere facilmente utilizzata in tal senso”.

L’immobile è in affitto a terzi con regolare contratto di locazione fino al settembre 2024, prorogabile per sei anni; ma il conduttore si è impegnato al rilascio della villa, a richiesta della curatela, entro 9 mesi dalla data di aggiudicazione e comunque entro e non oltre 6 mesi dalla registrazione dell’atto di trasferimento.
Quanto alla conformazione urbanistica, la relazione del Ctu ha ravvisato “la illegittima chiusura a carattere permanente della loggia al primo piano del fabbricato principale, tramite infissi in legno e vetro”. “Tuttavia per questa difformità, non sanabile – è scritto nel disciplinare di vendita – si prevede la messa in pristino che quindi ristabilirebbe la piena conformità catastale, che pertanto, rimarrebbe solo viziata da lievi modifiche interne e prospettiche che però non determinerebbero una variazione dei dati censuari”.