26 Aprile 2022

Una veglia di preghiera per i morti sul lavoro in vista del primo maggio

Appuntamento giovedì 28 aprile alle 21 nella chiesa di San Domenico. Nell'occasione sarà ricordato don Pierluigi Milesi, il cappellano dei lavoratori


In occasione della festa dei lavoratori del primo maggio l’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Prato invita a raccogliersi in preghiera «per invocare dal Padre il dono di un lavoro che sia per tutti orizzonte di speranza per una vita spesa in pienezza, un’esperienza di giustizia riservata a tutti in abbondanza e uno scrigno che custodisca la sacralità della vita».

Quest’anno la giornata del primo maggio è dedicata alla memoria di quanti hanno perso il lavoro, di quanti hanno vissuto il dramma della morte o delle mutilazioni per un lavoro. La Cei invita a riflettere e a pregare perché il lavoro sia «buono», bonificato dalle tragedie, dallo sfruttamento e dal poco rispetto dei diritti sociali e del lavoro.

La veglia di preghiera avrà per tema: «La vera ricchezza sono le persone. Dal dramma delle morti sul lavoro alla cultura della cura». L’appuntamento è per giovedì 28 aprile alle ore 21 in San Domenico. Durante la serata ci sarà un ricordo di monsignor Pierluigi Milesi, storico cappellano dei lavoratori pratesi scomparso tre anni fa.

«La cronaca troppo spesso ci consegna le storie di sorelle e fratelli che proprio nel luogo del loro impiego perdono la vita – si legge nella lettera inviata inviata alle parrocchie dalla Pastorale sociale e del lavoro diretta da Michele Del Campo –, il lavoro deve permettere a tutti di darsi pane e di sostenere la vita in pienezza e senza sfruttamento. Solo rimettendo l’uomo al centro la fatica quotidiana può intessere la melodia sulla quale si innalza il canto di lode e il rendimento di grazie nel giorno del riposo».