28 Aprile 2022

Un albero dai fiori rosa in memoria di Luana ad un anno dalla sua scomparsa

Il sindaco di Montemurlo Simone Calamai: "La sicurezza deve diventare valore reputazionale per le aziende"


Un albero per ricordare l’importanza della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro ad un anno dalla scomparsa della giovane operaia, Luana D’Orazio, morta in un’orditura di Oste il 3 maggio di un anno fa. L’albero, piantato nel giardino di via Orcagna a Bagnolo dal sindaco Simone Calamai, insieme all’assessore alle politiche del lavoro, Antonella Baiano e all’ambiente Alberto Vignoli, è una Lagestroemia, una pianta che durante l’estate si riempirà di bellissimi fiori rosa, che il sindaco Calamai ha voluto dedicare alla memoria della giovane Luana.

«Abbiamo scelto di piantare questo albero in occasione proprio della giornata di promozione della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, che ricorre oggi, come gesto di attenzione verso un tema che deve essere un’assoluta priorità per le istituzioni pubbliche. Garantire la salute e la sicurezza di chi lavora deve essere un impegno di tutto il mondo del lavoro e delle istituzioni pubbliche», sottolinea il sindaco Simone Calamai, che la scorsa settimana in prefettura a Prato ha incontrato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando:«Dalla tragedia di un anno fa di Luana, che ha scosso tutta la comunità montemurlese e nazionale, sono stati fatti importanti passi avanti sul fronte della sicurezza, come l’ampliamento dell’organico degli ispettori del lavoro e le loro competenze, ma questo non basta e non può essere che il primo passo di un cammino che ci invita a fare ancora di più sotto il punto di vista della prevenzione e dell’educazione. – continua Calamai – Per le imprese la sicurezza sul luogo di lavoro non può essere considerata solo come un adempimento formale, ci vuole un cambio di passo dal punto di vista culturale: la sicurezza deve essere considerata un valore aggiunto per le imprese che ne rafforza la reputazione».

Un aspetto sul quale il sindaco di Montemurlo ha chiesto al ministro un preciso impegno del governo. «Il rispetto delle norme sulla sicurezza, l’investimento in educazione e prevenzione deve rappresentare un vero e proprio “marchio di qualità” per le aziende del lavoro “buono”, rispetto a quelle che mancano di attenzione rispetto a questi temi e che speculano sulla vita dei lavoratori». Per il sindaco Calamai, infatti, vanno distinte le aziende dove si porta avanti un “lavoro buono”, da quelle che non mettono in atto le necessarie innovazioni e tutele nei confronti della salute e sicurezza dei lavoratori. «È un nodo centrale sul quale il ministero deve investire con forza e il ministro Orlando mi ha rassicurato in questo senso».

In Italia si continua purtroppo a morire di lavoro: dall’inizio del 2022 sono già 189 le morti bianche. «Montemurlo è un comune industriale, un territorio di lavoro e di sviluppo- continua Calamai – Attraverso il nostro impegno come istituzioni pubbliche vogliamo fare tutto il possibile per migliorare. Per fare davvero sicurezza sul lavoro i controlli da soli non bastano, serve un impegno deciso sul fronte normativo e della formazione un lavoro formativo.

Il ministro Orlando nel corso della sua visita a Prato ha promesso che l’organico degli ispettori sarà aumentato, entro la fine del 2022, tra le 5 e 7 unità con un incremento pari al 33%.
«La parola d’ordine deve essere prevenzione – conclude il sindaco Calamai – Formazione ma anche contrasto alla clandestinità e al disagio, molto spesso concausa dell’ insicurezza sui luoghi di lavoro. Se si riuscirà a dare valore alle imprese che investono in sicurezza sui luoghi di lavoro si potrà distinguere finalmente distinguere il “lavoro buono” dal “lavoro cattivo”».