Tre nuove acquisizioni per il Museo Soffici di Poggio a Caiano
Il Comune ha acquistato all'asta due disegni e una lettera autografa: l'investimento complessivo è di circa 16.000 euro
Il Museo Soffici e del Novecento italiano presenta tre nuove acquisizioni, che arricchiscono la collezione dedicata all’artista poggese. Si tratta di due disegni a inchiostro e tempera su carta, del 1907 e 1912, e una lettera inedita del 1913, che sono adesso collocati in un rinnovato percorso espositivo all’interno delle sale museali delle Scuderie Medicee di Poggio a Caiano.
Dalla sua inaugurazione nel 2009, il museo dedicato ad Ardengo Soffici è cresciuto gradualmente e con queste nuove opere si riconferma come la principale area espositiva dedicata all’artista e alle sue produzioni, non solo pittoriche, ma anche grafiche e letterarie.
“Nella politica che l’Amministrazione Comunale di Poggio a Caiano intende perseguire per rinnovare e incrementare la collezione del museo – sottolinea la direttrice Giulia Ballerini – le nuove acquisizioni sono un valore aggiunto alle opere e ai documenti attualmente esposti”.
In quest’ottica di ampliamento della collezione, l’amministrazione comunale ha deciso di partecipare prima all’asta “Italia Novecento”, della Case d’Aste Pandolfini a Milano, il 24 novembre 2021 – per la lettera di Ardengo Soffici “Cubismo e oltre”, 1913 – e successivamente, il 4 dicembre, all’Asta Farsetti, “Arte Moderna”, a Prato, per concorrere all’acquisizione di due opere di Ardengo Soffici che il Museo a lui dedicato è riuscito ad aggiudicarsi.
Le due opere grafiche acquisite non erano le uniche battute all’asta, ma la scelta di avanzare un’offerta per questi due disegni è stata pensata in relazione con il percorso espositivo del museo. “Abbiamo agito con la finalità aggiungere opere che potessero dialogare con altre presenti nel museo”, aggiunge Ballerini. “Possiamo anche dire che queste due opere, entrambe presenti a mostre organizzate nel nostro Comune in passato, sono come tornate a casa. La lettera autografa è un documento importante e finora non era stata messa in vendita. Ho partecipato in collegamento telefonico all’Asta Pandolfini e in presenza all’Asta Farsetti, sono state entrambe esperienze molto stimolanti; la prestigiosa Casa d’Aste Pandolfini ha consolidata fama sul territorio fiorentino e milanese, lo stesso per la FarsettiArte che è sempre stata presente e in collaborazione con il nostro museo fin dalle sue origini. Infine intendo ringraziare Marco Moretti, esperto di studi sofficiani e del ‘900 italiano, nostro collaboratore assiduo e membro del Comitato scientifico per il supporto prestato nelle aste a cui abbiamo partecipato”.
La lettera del 1913 è stata scritta a Poggio a Caiano da Soffici a Giuseppe Prezzolini su carta intestata della Rivista Lacerba, cm 25×20,8 ed è stata titolata Cubismo e oltre per l’importanza sul retro della lettera di uno schizzo per la copertina del volume “Cubismo e oltre” (nella foto sotto), di cui il Museo Soffici di Poggio a Caiano conserva una copia nella sezione A. Soffici come materiale in consultazione (Cubismo e oltre / Ardengo Soffici; con illustrazioni di Paul Cezanne …[et al.]. – Firenze: Libreria de La Voce, 1913. – 42 p., [8] c. di tav. : ill. ; 26 cm).
La validità del documento è stata riconosciuta e concordata anche dal Prof. Luigi Cavallo, curatore scientifico del Museo Ardengo Soffici e del ‘900 italiano nonché massimo conoscitore degli studi sofficiani e del ‘900 italiano a livello nazionale. Sia il Prof. Cavallo che Luigi Corsetti, ex direttore del Museo, erano a conoscenza del valore storico di questa lettera, che fino ad oggi non era però in vendita. Appartenuta agli Eredi Prezzolini, la lettera autografa è di particolare interesse per il fatto di contenere un riferimento storico al nostro territorio (Bonistallo) ma soprattutto per il bozzetto che poi diventerà la copertina del volume Cubismo e oltre, uno dei primi testi usciti in Italia dedicati all’argomento d’avanguardia per via dell’esperienza maturata da Soffici a Parigi nel suo settennale soggiorno parigino.
Un’acquisizione sudata, che ha portato il Comune di Poggio a Caiano a concludere l’operazione per € 3.872,00, comprensivo dei diritti d’asta e di seguito sul lotto.
I due disegni, invece, sono stati battuti all’Asta delle opere d’arte moderna provenienti da raccolte private (Asta n. 214, III sessione di vendita, dal lotto 501 al lotto 598), organizzata dalla Casa d’Aste Farsetti di Prato.
Studio per donna alla toilette, 1912, inchiostro su carta applicata su cartone, cm 15,5×11. Firma in basso a destra: Soffici. Al verso: timbro Galleria del Milione, Milano.
Questo disegno era stato presente a Poggio a Caiano perchè esposto alla mostra dedicata ad Ardengo Soffici, artista e scrittore, alla Villa Medicea di Poggio a Caiano, nel 1975. Nel Museo Soffici attualmente sono conservate incisioni, xilografie e monotipi con analogo soggetto e stile nella sezione cubofuturista alla quale va ad aggiungersi questo significativo disegno. E’ importante sottolineare anche la datazione del disegno, dato che le opere del periodo 1912-1915 in cui Soffici abbraccia lo stile futurista sono più rare sul mercato e con una produzione limitata: l’artista infatti abbandonerà definitivamente l’avanguardia per tornare ai valori tradizionali della pittura.
Studio per la potatura, del 1907, tempera e inchiostro su cartoncino, cm. 65,7×50,5. Al verso della cornice: etichetta Galleria Marescalchi, Bologna. Raccolta Soffici, Poggio a Caiano; collezione privata.
Quest’opera è stata presente alla mostra organizzata dal Comune di Poggio a Caiano, nel 2007, Soffici cento anni dal ritorno in Italia, esposizione in cui veniva presentata al pubblico la futura pinacoteca Soffici, poi costituita nel 2009. Questo soggetto giovanile, realizzato nell’anno “zero” di Soffici pittore, rientrato definitivamente da Parigi e stabilitosi a Poggio a Caiano, sarà sviluppato in un importante dipinto a olio (La potatura, 1907, Collezione A. Casati, Milano) e in diversi disegni in cui è ripreso questo lavoro dei campi. In occasione di una cartella con sei litografie stampata nel 1962 dal Bisonte, Soffici tornò sull’antica inquadratura, con uno studio rapido, mosso di pittura, preparatorio per l’edizione grafica: il Museo Soffici conserva quest’opera nella sua collezione permanente. L’eventuale acquisizione, quindi, di questo Studio per la potatura potrebbe creare un interessante confronto tra la produzione iniziale e quella finale dell’artista. Nel primo caso, il valore dell’opera era stimato fra 4.000 e 6.000 euro ed il Comune si è aggiudicato l’opera per 2.716 euro. La seconda opera, stimata fra 7.000 e 12.000 euro, è stata pagata invece 9.700 euro.
“Non succede molto spesso che i musei partecipino ad aste di opere d’arte – afferma il vicesindaco e assessore alla Cultura Giacomo Mari – e questo rende ancora più speciali le opportunità che si sono presentate, considerando anche che la cifra investita non è uno sforzo da poco per un Comune come il nostro. Tra le attività fondamentali dei musei, oltre alla conservazione delle collezioni e alle attività di prestito e circolazione delle opere, vi è anche l’acquisizione di nuove opere: se negli ultimi due anni la pandemia ci ha impedito di organizzare grandi mostre come in passato, abbiamo lavorato su questo fronte per arricchire il nostro patrimonio museale. L’intenzione è quella di riprendere le mostre tematiche che tanto risalto hanno dato al Museo Soffici negli anni passati, ma al contempo vorremmo proseguire negli anni futuri anche ad acquisire nuove opere quando si presenteranno occasioni come questa”.
“Siamo molto contenti di esporre queste opere – dichiara il sindaco Francesco Puggelli – che sono il risultato di due colpi messi a segno grazie all’impegno dei nostri uffici e della direttrice Ballerini. Insieme al nuovo sito web, questo è un nuovo frutto del lavoro di background fatto in un periodo in cui le attività al pubblico sono state limitate dal covid, segno tangibile che la macchina che sta dietro al museo non si è fermata. Incrementare la collezione musele significa anche rafforzare il patrimonio della nostra comunità e, di conseguenza, dare motivi ulteriori ai turisti per visitare il nostro territorio”.