Morte Luana D’Orazio, il padre del bambino della vittima chiede di costituirsi parte civile
L'udienza preliminare si è aperta stamani ed è stata rinviata al 22 settembre
E’ iniziata stamani, e subito rinviata per impedimento di uno degli avvocati difensori, l’udienza preliminare per la morte di Luana D’Orazio, la 22enne apprendista operaia, mamma di un bambino di 6 anni, che morì il 3 maggio scorso mentre stava lavorando nell’OrdituraA ad Oste di Montemurlo.
Assenti stamani i tre imputati, accusati di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele del macchinario a cui lavorava la giovane: la titolare dell’azienda, Luana Coppini, il marito di quest’ultima Daniele Faggi – considerato ‘il titolare di fatto’ dall’accusa – e il tecnico manutentore esterno Mario Cusimano. Ha invece partecipato all’udienza la madre di Luana D’Orazio, Emma Marrazzo (nel video sotto), che ha chiesto di costituirsi parte civile e si detta dispiaciuta per il rinvio dell’udienza.
Ha chiesto di costituirsi parte civile anche Giuseppe Lerose, il padre del figlio di Luana, un giovane calabrese che non era mai entrato nella vicenda sino ad oggi: attraverso il suo legale, Domenico Sirianni (nel video sotto), ha avanzato la richiesta per il bambino. In un procedimento distinto aperto al Tribunale dei minori, la famiglia di Luana ha chiesto che venga tolta la potestà genitoriale a Lerose.
L’avvocato Daniela Fontaneto (nel video sotto), legale di Emma Marrazzo, ha fatto sapere che si opporrà alla costituzione di parte civile di Giuseppe Lerose. “Ci opporremo facendo le nostre considerazioni sulla sua effettiva presenza nella vita del minore”, ha detto a questo proposito. Anche Emma Marrazzo ha manifestato “forti riserve sulla richiesta di costituzione di parte civile da parte del padre del bambino” di Luana. “Non sono d’accordo e lo diremo a tempo debito. Su questo – ha aggiunto Emma Marrazzo – voglio tutelare il piccolo e mia figlia, che teneva molto alla riservatezza della vicenda”.
Hanno infine chiesto la costituzione di parte civile al procedimento l’Inail, Anmil e la Cisl. L’udienza è stata rinviata 22 settembre prossimo. Entro quella data l’Unipol, agenzia assicurativa della OrdituraA – che su sollecitazione della titolare della ditta ha offerto e in parte già bonificato 1,1 milioni di euro indirizzato ai genitori, al fratello e al bambino di Luana – cercheranno un accordo sulla quantificazione del risarcimento.
Sotto, le parole dell’avvocato Barbara Mercuri, legale di Luana Coppini, sulla questione della quantificazione del risarcimento da parte della Gesi Group, che cura gli interessi della famiglia D’Orazio.