Un impianto sportivo o una pista ciclabile intitolata a Giovanni Iannelli, il 22enne ciclista pratese morto in gara nel 2019
La mozione è stata approvata all'unanimità. In aula era presente il padre di Giovanni, Carlo Iannelli, che ha ringraziato il consiglio comunale e la città
E’ stata approvata all’unanimità con 32 voti favorevoli nella seduta del Consiglio comunale la mozione presentata da tutti i Gruppi consiliari di maggioranza ed opposizione per l’intitolazione di un impianto sportivo o una pista ciclabile a Giovanni Iannelli, il ciclista pratese 22enne morto in seguito all’incidente avvenuto durante una corsa Elite Under 23 a Molino dei Torti, in provincia di Alessandria, il 7 ottobre 2019.
“Giovanni è stato uno sportivo ed un ragazzo esemplare, un esempio di impegno, dedizione, lealtà e correttezza – si legge nell’atto approvato oggi – estremamente generoso verso gli amici e non solo, brillante e attivo anche nel volontariato, oltre che nello studio. La sua scomparsa ha colpito profondamente non solo il mondo del ciclismo ma l’intera città, incredula e sgomenta per questa tragica e prematura scomparsa. Da più parti è emersa la volontà che quanto accaduto non sia dimenticato e che non sia dimenticata la figura del giovane atleta Giovanni Iannelli, ricordando anche l’importanza della sicurezza nelle competizioni come nelle strade” .
La mozione impegna il sindaco e la giunta “ad attuare tutte le azioni possibili per richiamare alla memoria i valori di correttezza e impegno che Giovanni Iannelli ha ben rappresentato e per ricordare la sua figura con l’intitolazione di uno spazi pubblico, con priorità alla nuova tratta comunale della pista ciclabile Prato-Firenze o comunque, in alternativa, un impianto sportivo o un altro spazio cittadino“.
“Non si può morire per lavoro o per la passione sportiva – ha concluso il sindaco Matteo Biffoni – La famiglia Iannelli sta conducendo una battaglia di civiltà per chiarire l’accaduto e le eventuali responsabilità e il Comune è al suo fianco non per vendetta, ma per sapere se quel che è accaduto è stata una tragica fatalità o se quell’incidente poteva essere evitato, se è stato fatto tutto il possibile da parte degli organizzatori per evitare che questo avvenisse, anche perchè non risucceda e per dare nuove indicazioni e prescrizioni per atleti e le gare”. In aula era presente Carlo Iannelli, il babbo di Giovanni, che visibilmente commosso ha ringraziato tutto il Consiglio comunale e la città di Prato e ha simbolicamente abbracciato il sindaco (nella foto sotto).