Nuovo stop ai lavori in via Pistoiese, torna vigente l’interdittiva antimafia alla ditta Cafissi
Il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar che aveva sospeso il provvedimento della Prefettura
Il Consiglio di Stato ha reso nuovamente vigente l’interdittiva antimafia che ha colpito la Cafissi Alvaro, azienda edile dell’imprenditore pratese Alessandro Cafissi. Il provvedimento, che vieta di portare avanti appalti pubblici, era stato emesso dalla Prefettura di Prato lo scorso ottobre ed impugnato dall’azienda dinanzi al Tar Toscana, che a dicembre aveva sospeso l’interdittiva, in attesa di pronunciarsi nel merito il prossimo aprile.
La sospensione concessa dal Tar è stata impugnata dalla Prefettura al Consiglio di Stato, che con ordinanza emessa il 17 febbraio scorso ha, come detto, dato ragione all’amministrazione pubblica sull’istanza cautelare, mantenendo ferma la data dell’udienza di merito fissata dal Tar.
L’interdittiva antimafia scaturisce da un’inchiesta della Dda di Firenze su un giro di riciclaggio e smaltimento illecito di rifiuti a carico di altre imprese edili di terzi, ritenute “proiezioni della ndrangheta catanzarese” in Toscana.
L’inchiesta aveva toccato di riflesso anche Alessandro Cafissi, indagato per aver fatto lavorare in tre cantieri pubblici, senza subappalto e attraverso il meccanismo del distacco, i dipendenti di un’altra azienda finita al centro delle indagini, e ritenuta dalla Dda vicina alla criminalità organizzata.
Gli avvocati di Cafissi avevano ottenuto l’istanza cautelare dal Tar producendo una memoria che affermava come si fosse trattato di distacchi consentiti e di regolari subappalti, autorizzati dagli enti pubblici. Il Consiglio di Stato, nella sua ordinanza, ritiene tuttavia che non sia da escludere la sussistenza dei rapporti economici che hanno spinto la Prefettura ad emettere l’interdittiva antimafia e valuta che nel bilanciamento degli interessi in gioco, ha preminenza la prevenzione dell’infiltrazione malavitosa rispetto alla non alterazione della concorrenza.
Lo stop ai cantieri
La decisione del Consiglio di Stato ha ripercussioni sui cantieri aperti a Prato dalla Cafissi Alvaro. Fra questi c’è la riqualificazione di via Pistoiese; le opere, interrotte ad ottobre scorso, erano ripartite con la sospensione dell’interdittiva antimafia, consentendo di completare il collaudo del parcheggio tra via Nino Rota e via Orti del Pero. Adesso – fanno sapere gli uffici tecnici del Comune – la ditta dovrà eseguire le opere di urgenza per risistemare un tratto di fognatura otturato e mettere in sicurezza il marciapiede che in quel punto è sventrato. Subito dopo il l’appalto sarà sospeso, in attesa delle decisioni di merito del Tar.