25 Marzo 2022

Morte Luana D’Orazio, l’assicurazione dell’orditura offre 1,1 milioni ai familiari della vittima

La proposta di risarcimento è stata resa nota dagli avvocati dell'imprenditrice Luana Coppini a pochi giorni dall'inizio del processo


Un milione e 109.500 euro. E’ quanto quanto Unipol, l’assicurazione dell’Ordituraa ha offerto alla famiglia di Luana D’Orazio, l’apprendista operaia di 22 anni deceduta in un incidente avvenuto il 3 maggio scorso nell’azienda di Oste. A meno di un anno dalla tragedia e in prossimità dell’udienza preliminare, fissata per il 7 di aprile, gli avvocati di Luana Coppini, titolare dell’azienda, hanno ottenuto che l’agenzia assicurativa accordasse e quantificasse il risarcimento, previsto nei contratti stipulati dall’orditura con la stessa Unipol.
In particolare, l’offerta di risarcimento ammonta a 336.500 euro ciascuno per la madre, il padre e il figlio di Luana e a 100.000 euro per il fratello. “Nessuna somma è adeguata di fronte alla perdita di una mamma, di una figlia e di una sorella – premettono gli avvocati Alberto Rocca, Barbara Mercuri e Gabriele Capetta – ma dobbiamo assumere a riferimento dei parametri di natura oggettiva. La quantificazione del danno è stata fatta applicando le tabelle di Milano solitamente utilizzate dai giudici per quantificare risarcimenti in caso di morte”.

“Si tratta – aggiungono i legali – di valori più alti rispetto a quelli di altre tabelle come quella di Roma che vengono talora prese a riferimento. Gli importi, per quanto riguarda i genitori e il figlio della vittima, sono stati applicati nelle misure massime rispetto ad un range prestabilito”.

Unipol ha scritto alla GesiGroup, l’agenzia che ha avuto mandato dalla famiglia D’Orazio di curare i propri interessi, per comunicare l’importo dell’offerta reale. “E’ stato risposto che la somma non è congrua e verrà accettata solo in acconto del maggiore avere. Ma a distanza di quasi un anno Gesi, pur a fronte di esplicite richieste da parte nostra, non ha ancora quantificato e formalizzato la propria richiesta risarcitoria” affermano gli avvocati.

Sul fronte processuale, il 7 aprile si aprirà l’udienza preliminare a carico di Luana Coppini, del marito Daniele Faggi, ritenuto dagli inquirenti co-titolare della ditta, e di Mario Cusimano, tecnico manutentore esterno. Tutti e tre dovranno rispondere di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche, un reato, quest’ultimo, contestato per le modifiche tecniche apportate ai sistemi di sicurezza di cui il macchinario che ha ucciso la ragazza, un orditoio da campionatura, è dotato. In vista dell’udienza preliminare, a gennaio scorso Luana Coppini aveva scritto ad Unipol, che ancora non si era espressa sul risarcimento ai familiari della vittima, per sollecitarla a provvedere secondo giustizia ed equità.
“Confidiamo che il giudice, nel valutare il contegno delle persone accusate, possa riconoscere gli sforzi profusi affinchè la famiglia della vittima ottenesse il risarcimento che gli spettava, in tempi, inferiori ad un anno, particolarmente rapidi” concludono gli avvocati Alberto Rocca, Barbara Mercuri e Gabriele Capetta.

Di seguito il commento dell’avvocato Barbara Mercuri, che dice: “Il risarcimento offerto dall’assicurazione è il coronamento di un comportamento della signora Coppini che fin dall’inizio è stato leale, corretto, di riconoscimento delle proprie responsabilità; un comportamento di cui auspichiamo che il giudice possa tenere conto”.