8 Marzo 2022

Caro benzina, l’appello di Confesercenti: “Ridurre le accise”

Il caro benzina mette in difficoltà gli agenti di commercio, denuncia l'associazione


L’aumento del costo del carburante sta mettendo in difficoltà anche gli operatori della provincia che quotidianamente si muovono su strada per poter lavorare. A denunciarlo è Confesercenti. “Accanto alla tragedia umanitaria, che è certamente la priorità per qualsiasi intervento, siamo preoccupati anche per le ripercussioni che il conflitto in Ucraina avrà e sta già avendo sull’economia – afferma Pino Grieco, presidente provinciale Fiarc Prato, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confesercenti – oltre agli aumenti previsti sulle bollette di luce e gas, infatti, è divenuto già proibitivo il costo del carburante da autotrazione, che soltanto negli ultimi mesi, è aumentato del 30%. Il problema riguarda tutti, ma certamente diventa serio per chi, come un agente di commercio, con i rincari di benzina e diesel deve fare i conti tutti i giorni per poter lavorare”.

Macinare chilometri ogni giorno per raggiungere i clienti significa lavorare con margini ridotti. “Il nostro appello – prosegue Grieco – è che si intervenga immediatamente, togliendo le accise sui carburanti per autotrazione, senza aspettare che l’argomento diventi, come è accaduto sempre e regolarmente in passato, oggetto di campagna elettorale. Non chiediamo sostegni o ristori, ma piuttosto che gli operatori siano messi in condizione di lavorare”.

Anche gli agenti di commercio, come tutte le categorie economiche stanno cercando di uscire ora dallo stop imposto dalla pandemia, e questa nuova tegola si abbatte su una situazione già compromessa. “Ecco perché Fiarc Confesercenti si muoverà per sensibilizzare le istituzioni su questo intervento – conclude Grieco – con la speranza, naturalmente, che il conflitto termini il prima possibile per perseguire, in primo luogo, l’obiettivo più importante di tutti che resta la pace”.