E’ morto all’età di 78 anni l’attore pratese Gabriele Tozzi, grande interprete di teatro, ma anche per il cinema e la tv. Se ne è andato nella sua abitazione di Roma, dove ormai viveva, dividendosi con Figline di Prato, nella quale aveva acquistato un podere. Da qualche tempo aveva problemi di salute. Il suo ultimo spettacolo prima dello scoppio della pandemia è stato quello del luglio 2019, nel chiostro del Duomo, nell’ambito della Prato Estate, con una lettura interpretata di brani di D’Annunzio e Malaparte. Nel 2018 gli era stato conferito il Premio Cerreto per i pratesi che si sono distinti in vari ambiti. Gabriele Tozzi si era trasferito a Roma giovanissimo, dopo aver lasciato la facoltà di scienze naturali di Firenze, per studiare all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica con il maestro Orazio Costa, e nel tempo ha collaborato ad altissimi livelli con grandi maestri e nomi di spicco del teatro e della televisione italiana: dalla partecipazione al memorabile “Orlando Furioso” di Ronconi alla lunga collaborazione con Giorgio De Lullo e Romolo Valli che si è concretizzata in tanti spettacoli. Ma Tozzi – fratello di Gilberto, per tanti anni direttore del Csn di Galceti – non dimenticava mai la sua Prato (era nato a Mercatale di Vernio): nel 2016 ha vestito i panni di Filippo Mazzei nel docu-film diretto da Mirco Rocchi, realizzato in occasione del bicentenario della morte dell’illustre cittadino di Poggio a Caiano. Tozzi era stato protagonista di varie iniziative culturali a Prato; a Figline aveva fondato un laboratorio teatrale rivolto a giovani artisti. Un laboratorio a carattere residenziale che aveva trovato spazio nella sua casa colonica, dove aveva allestito una sala teatrale per le prove e per gli spettacoli. Il sindaco Matteo Biffoni e l’amministrazione comunale esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Gabriele Tozzi e rivolgono le condoglianze alla moglie Cristina Fondi, a sua volta attrice di grande talento, e a tutti i familiari.