A Cafaggio un nuovo capannone porterà in dote un campo sportivo e un parcheggio da 32 posti
Il progetto prevede 10 unità immobiliari artigianali per un totale di 8.300 metri quadrati in via Nincheri
La giunta Biffoni ha approvato la delibera che avvia il procedimento urbanistico per l’edificazione di un nuovo capannone a Cafaggio, con contestuale variante semplificata al piano operativo. L’intervento, proposto dalla società immobiliare Cipeco srl di Calenzano, prevede la costruzione in via Guido Nincheri di un edificio artigianale di 8.339 metri quadrati di superficie coperta (evidenziato nel cerchio rosso, nel render sopra), da suddividere in 10 unità immobiliari, ciascuna alta 9 metri.
L’intervento è collegato alla cessione al Comune di aree agricole per oltre 33.000 metri quadrati nella fascia limitrofa, tra via del Ferro e via di Baciacavallo.
Tra le opere di urbanizzazione previste a carico dei privati c’è la realizzazione di un’area a verde pubblico attrezzato, nella zona antistante via del Ferro e piazza Marino Olmi. Qui il progetto prevede (nella zona evidenziata dal cerchio blu, nell’immagine sopra) un nuovo campo sportivo polivalente recintato e illuminato di 29 metri per 17 per basket, calcetto e pallavolo, oltre ad alberature ed un parcheggio pubblico da 33 posti auto con unico ingresso da via del Ferro; un parcheggio che non sarà solo rivolto ai fruitori del parco, ma che nelle intenzioni dei progettisti sarà anche utile ai fedeli della chiesa di Santa Maria a Cafaggio. Altre opere di urbanizzazione sono la realizzazione del marciapiede sul tratto interessato di via del Ferro, fino alla piazza Martino Olmi e percorsi pedonali di collegamento.
Infine, tra le opere accessorie – richieste anche nelle prescrizioni del piano operativo per l’attuazione della trasformazione – c’è la realizzazione di una pista ciclabile che partendo da via del Ferro raggiunga il paese di Paperino raccordandosi con la pista ciclabile in fase di esecuzione proveniente dall’abitato di Fontanelle.
Il progetto prevede alberature per mitigare l’impatto dell’intervento, che insiste su un’area – lungo l’asse delle industrie e a circa 300 metri in linea d’aria dall’impianto Gida di Baciacavallo – già fortemente caratterizzata da stabilimenti produttivi e grandi infrastrutture (compresa l’A11, qui sotto un render del progetto visto dal lato dell’autostrada).
I progettisti hanno previsto la piantumazione di alberi ad alto e medio fusto come querce, platani ed aceri, in modo da creare una barriera verde dall’autostrada; grandi filari di tigli lungo tutta la pista ciclabile e il rivestimento dei fronti degli edifici industriali verso l’A11 con pareti a prato-giardino verticale artificiale.
“In giunta è passato un primo atto tecnico, propedeutico all’avvio del procedimento della conferenza paesaggistica che sarà svolta tra Sovrintendenza e Regione Toscana – spiega l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis -. E’ un passaggio a cui farà seguito tutto l’iter della variante, che sarà discusso in sede di commissione comunale, dove il progetto sarà valutato nei prossimi mesi”.