8 Febbraio 2022

Uffici postali, Cisl: “Gravi carenze di organico”. Poste assume 39 portalettere

Le assunzioni a tempo determinato riguardano la provincia di Prato


Da tempo Tv Prato sta raccogliendo le tante segnalazioni di disservizi postali riscontrati in città. Accanto ai cittadini, si sono esposti anche i sindacati, che denunciano una carenza di organico diventata ormai cronica. “A partire dal 20 dicembre, la situazione su Prato e Firenze è drasticamente peggiorata – spiega Francesco Gambino, segretario territoriale del sindacato Slp-Cisl – soprattutto a causa dei contagi da Covid-19, ma non solo. Noi di Slp-Cisl abbiamo chiesto delle assunzioni straordinarie per il territorio pratese”.

Poste Italiane, proprio nella giornata di oggi, ha annunciato per il territorio pratese l’assunzione di 39 portalettere a tempo determinato. Una soluzione a breve termine che, secondo Gambino, va a coprire quasi la totalità dell’organico mancante. Il problema della carenza di lavoratori postali è però destinata a ripresentarsi: “Da anni denunciamo una carenza di personale, – dice Gambino – l’azienda sta assumendo solo a tempo determinato, ma questi contratti, all’interno delle spa, possono durare solo 12 mesi a causa del Decreto Dignità”. Poste Italiane si trova dunque a dover formare nuovi portalettere ogni 12 mesi, attività che richiede del tempo e causa inevitabili ritardi nella consegna della posta. Inoltre, come riporta Gambino, le zone assegnate ai portalettere cambia ogni giorno, cosa che impedisce ai lavoratori di svolgere al meglio il loro compito.

I sindacati segnalano anche un aumento degli episodi di violenza contro lavoratori e lavoratrici postali: “Con l’ingresso del nuovo decreto ministeriale, a partire dal primo febbraio, viene richiesto il green pass: questo comporta un aumento dei tempi per lo sportellista e, di conseguenza, code più lunghe. Questo problema non può però ricadere sugli sportellisti che, come tutti, lavorano a servizio della clientela”, denuncia Gambino.

Sul fronte dei cittadini invece, la Aduc, Associazione Diritti Utenti e Consumatori, ha deciso di denunciare Poste spa per omissione di atti d’ufficio e chiede all’Agcom di sottrarre all’azienda l’incarico di gestore unico del servizio postale universale, affidatogli fino al 2026.