La piscina di Mezzana, gestita dal Centro Giovanile di Formazione Sportiva, ospiterà tutti i sabati mattina a partire dal 5 marzo, fino all’inizio dell’estate, un progetto pilota rivolto ai bambini con spettro autistico. A portare avanti l’iniziativa in collaborazione col Cgfs è l’associazione bolognese Aba Panzer, che si occupa del trattamento dei disturbi dello spettro autistico e cerca soluzioni creative capaci di garantire il maggior numero di ore di attività ai bambini.
Proprio in questa direzione va il progetto pilota alla piscina di Mezzana, che vedrà i bambini fare molteplici attività non solo in acqua, ma soprattutto in subacquea. L’obiettivo è quello di comprendere quali miglioramenti l’attività può portare ai partecipanti in ambito cognitivo, relazionale e di benessere.
L’iniziativa nella sua prima fase coinvolgerà un numero ristretto di bambini, seguiti direttamente da educatori e terapisti di Aba Panzer. Ad affiancarli ci saranno pure quindici educatori del Cgfs che si formeranno e amplieranno le proprie conoscenze. In questo modo, da un lato il progetto potrà essere ripetuto in futuro direttamente dal Cgfs, e dall’altro gli educatori del Centro Giovanile avranno ulteriore esperienza da destinare al crescente numero di bambini con spettro autistico che si rivolgono ai servizi educativi del Cgfs.
“Siamo stati direttamente contattati dall’associazione Aba Panzer come punto di riferimento sul territorio in ambito di discipline acquatiche e progetti educativi – spiega Cristina Agostinelli, responsabile del settore bandi e progetti del Cgfs -. E da qui abbiamo costruito assieme un’iniziativa, che vorremmo rendere stabile nel prossimo futuro”. “La collaborazione con Aba Panzer arriva in un momento particolare per tutti – aggiunge il direttore generale del Cgfs, Mirko Bassi -. La crisi pandemica ha influito in maniera ancora più severa sui giovani con un disturbo dello spettro autistico e come Cgfs siamo felici di potere dare una mano e contribuire nel nostro piccolo a una prospettiva di vita ordinaria ricca di tutte le sfaccettature che l’attività sportiva può dare”.
La scelta di Aba Panzer di puntare su Prato e sulla Toscana, deriva pure dalla tradizione sul settore della subacquea che caratterizza la città e la regione. “Mancano attività creative di spessore, perché non si può pensare che un giovane con spettro autistico non possa avere accesso ad attività spendibili socialmente e divertenti – sottolinea Tatiana Comelli, presidente dall’associazione Aba Panzer -. Vogliamo restituire un senso sociale delle attività: la subacquea, ad esempio, è lo sport di coppia per eccellenza e rappresenta un ponte interessante per chi ha dei blocchi sociali. E’ uno sport tecnico e anche con un certo grado di complessità: quindi permette di implementare svariate aree dello sviluppo come la motricità fine, la comunicazione funzionale-segnante, le funzioni esecutive, la memoria di lavoro. La nostra attività si concentra principalmente sulla motivazione: l’acqua ci permette di fare impegnare i ragazzi di più, con meno sforzo. La Toscana ha una grande storia di diving, una tradizione di subacquei di lunga data, e Prato è perfetta per accedere a questo mondo con la collaborazione col Cgfs”.