Qual è la qualità dell’aria in Toscana? A questa domanda prova a rispondere Arpat con il rapporto sulla qualità dell’aria 2021, che prende in esame i livelli di inquinanti più critici, ovvero Pm10, Pm2,5 e biossido di azoto.
Ebbene le elaborazioni confermano le poche criticità osservate negli ultimi anni, ovvero: per il PM10 soltanto una stazione di fondo della piana lucchese non rispetta pienamente il limite per il numero di superamenti della media giornaliera; per il biossido di azoto soltanto una stazione di traffico dell’agglomerato fiorentino non rispetta pienamente il limite per la media annuale.
Per il terzo anno consecutivo il limite di 35 superamenti della media giornaliera di 50 µg/m3 di Pm10 è stato rispettato in tutte le stazioni della rete regionale con la sola eccezione della stazione di fondo della zona della piana lucchese nel comune di Capannori, presso la quale nel 2021 sono stati registrati addirittura 50 superamenti.
La situazione generale della regione è di rispetto del valore limite, nonostante la grande disomogeneità tra le varie zone che è rappresentata da una incidenza del fenomeno molto maggiore nell’agglomerato fiorentino, nelle due zone di Prato e Pistoia e nelle zone dei Valdarni.
Andando nel dettaglio del dato pratese le due centraline di via Roma e via Ferrucci, che monitorano la qualità dell’aria, nel 2021 hanno fatto registrare rispettivamente 18 e 14 sforamenti del limite massimo giornaliero di Pm10, un numero nettamente inferiore rispetto al 2020. Nell’ultimo triennio le due centraline non hanno mai fatto registrare più di una ventina di giorni in cui è stato superato il limite massimo, a fronte dei 35 fissati come tetto, e i superamenti sono andati sempre a calare dal 2019 ad ora.
Nonostante il rispetto dei limiti va però detto che la zona Prato-Pistoia è la seconda per valore medio annuale di Pm10, peggio fa solo la zona del Valdarno inferiore e di Lucca.
Stesso discorso per il Pm2,5, che pur rimanendo nei limiti pone comunque la zona Prato-Pistoia tra le peggiori della regione, seconda solo alla zona del Valdarno inferiore e di Lucca.
Anche in questo caso però i risultati del 2021 fanno segnare un miglioramento della situazione rispetto al 2020.
Chiusura col biossido di azoto, i cui livelli del 2021 sono in calo rispetto agli anni precedenti. Ma anche in questo caso i valori medi annuali della zona Prato-Pistoia sono tra i peggiori della Toscana, secondi solo all’agglomerato fiorentino. Insomma, pur restando ampiamente nei limiti di legge, la qualità dell’aria pratese non è certamente tra le migliori della regione.