Il programma di screening senologico a Prato è in pari e ha recuperato i ritardi determinati dallo scoppio della pandemia nel 2020. Il dato è emerso durante l’evento di presentazione della donazione di un nuovo ecografo da parte della Fondazione Sandro Pitigliani al Centro di prevenzione oncologica Eliana Martini di Prato: “Lo screening a Prato ha retto anche durante la pandemia, il Centro ha attivato la modalità della chiamata diretta delle donne che non si presentavano in seguito all’invio della lettera per il controllo e grazie al lavoro delle nostre senologhe oggi possiamo dire di essere in pari”, ha spiegato il direttore di Radiologia dell’ospedale Santo Stefano Maurizio Bartolucci.
“Un nuovo macchinario a disposizione di tutta la nostra comunità, di chi ne ha bisogno e dei nostri medici – ha esordito il sindaco Matteo Biffoni -. Questo è l’obiettivo raggiunto e anche il simbolo di quello che è la Fondazione Pitigliani: mi do un obbiettivo, costruisco il percorso, mi alleo con partner e amici, rinnovo il patto di collaborazione con la città di Prato e raggiungo i propositi. Per questo sono molto grato alla Fondazione e sono convinto che questo tipo di impegno, di lavoro e di passione continueranno nel tempo”. “Oggi io devo dire solo “grazie” – ha aggiunto Giovannella Pitigliani, presidente Fondazione Sandro Pitigliani – Alla città di Prato, alle istituzioni e ai medici. Grazie perché oggi, in questo Salone, che è la casa di tutti i pratesi doniamo questo strumento che nelle mani dei nostri specialisti sarà un valido alleato nella prevenzione e nel follow up del tumore al seno”.
L’ecografo è uno strumento di ultima generazione che servirà per lo screening del tumore al seno e per il follow up delle pazienti già operate. Si tratta del frutto di una campagna di raccolta fondi iniziata a ottobre 2020 e conclusa a novembre 2021 con la Fondazione Pitigliani e lo Studio Siciliano & Partners come capofila, affiancati da aziende, associazioni e cittadini che in questi mesi hanno sostenuto le iniziative promosse sul territorio. “La necessità di avere un nuovo ecografo è nata durante le nostre riunioni periodiche con tutto lo staff – ha spiegato la dottoressa Laura Biganzoli, direttore facente funzioni di Oncologia medica presso il Santo Stefano -, uno strumento diagnostico che ci aiuterà ad essere ancora più performanti”.