24 Febbraio 2022

Hub del tessile, il Pd chiede all’amministrazione di fare un passo indietro sulla localizzazione alle Fontanelle

"Utilizziamo i prossimi 30 giorni per individuare altre aree utili per ospitare l'hub tessile", ha detto il segretario del Pd Biagioni


Passo indietro del Pd sull’hub del riciclo del tessile: dopo che il partito si era mostrato diviso tra favorevoli e contrari alla localizzazione alle Fontanelle dell’infrastruttura candidata ai finanziamenti Pnrr, oggi la segreteria prende una posizione netta e chiede all’amministrazione di prendere in considerazione altre aree. A chiederlo è il segretario Marco Biagioni che nelle scorse settimane non aveva mostrato alcun dubbio e aveva tirato dritto davanti alle rimostranze dei consiglieri eletti nella parte sud (Monia Faltoni e Antonio Facchi).  L’occasione per tale ripensamento sembra essere stata offerta da un’assemblea con gli iscritti dei circoli Pd della zona sud: “L’assemblea è durata fino a tardi ed ha permesso di affidare al Comune di Prato e ad Alia un mandato a nome di tutto il Partito Democratico: quello di utilizzare i prossimi 30 giorni per valutare e individuare altre aree utili per ospitare l’hub tessile – spiega in sintesi il segretario Marco Biagioni in una nota – Questo periodo potrebbe inoltre essere utilizzato per proseguire nell’ascolto delle realtà imprenditoriali che operano nel settore”.

“Il Pd di Prato, insieme ai segretari, riconosce la validità di un polo del riciclo di tale respiro e apprezza davvero il progetto – continua Biagioni -, ma ribadisce la necessità di prendere in esame anche altre aree, più idonee e con una minore densità abitativa. Qualora non emergessero siti alternativi, chiederemo con forza una relazione puntuale sul perché. Per favorire al massimo la condivisione, raccogliamo inoltre la proposta dei circoli della zona sud, affinché venga organizzata presto un’assemblea pubblica per approfondire il tutto”. “L’incontro di ieri è stato infine un’occasione per ricordare due progetti che stiamo mettendo in piedi appositamente per i territori: il primo riguarda il percorso partecipativo che vuol consegnare alle amministrazioni comunali di tutta la provincia una sorta di “riassunto” delle necessità più sentite dai territori sul fronte dell’urbanistica. Il secondo progetto, indirizzato in particolare alla zona sud, comprende un confronto, con iscritti e non, per raccogliere domande e spunti su come ottimizzare la proposta relativa agli impianti presenti sul territorio – conclude Biagioni – il fine è quello migliorare le condizioni ambientali, la salubrità e il benessere di tutta la zona”.