Anche quest’anno la Biblioteca Lazzerini rende omaggio al Giorno del Ricordo, dedicato alle vittime delle Foibe e alla tragedia dell’esodo che dopo il conflitto bellico colpì più di 300mila persone tra istriani, fiumani e dalmati.
E lo fa con un numero speciale di “Un mese da leggere”, la rassegna mensile che propone al pubblico tanti consigli di lettura da prendere in prestito, con uno spazio dedicato nella Hall della biblioteca. La bibliografia è inoltre disponibile sul sito web www.bibliotecalazzerini.prato.it
Da “Testimoni muti” di Diego Zandel a “L’anima altrove” di Anna Maria Mori; da “Foibe” di Gianni Oliva a “Magazzino” di Simone Cristicchi; tanti suggerimenti di lettura per approfondire aspetti poco conosciuti di un dramma collettivo troppo a lungo ingoiato nel silenzio.
Un’iniziativa, dunque, in memoria di una ferita ancora aperta nella storia del nostro Paese, affinché la cortina di silenzio imposta per decenni su questi eventi continui ad essere spezzata.
Le iniziative nel Comune di Montemurlo
Anche il Comune di Montemurlo celebra il giorno del ricordo con un’iniziativa di approfondimento culturale alla biblioteca comunale “Bartolomeo Della Fonte”. Per tutta la settimana i cittadini che vorranno saperne di più sui massacri delle foibe e l’esodo dalmata – giuliano troveranno all’ingresso della biblioteca comunale “l’angolo del ricordo, lettura e approfondimento” con libri dedicati alla vicenda che costò la vita a cinquemila italiani massacrati in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia. Il banchetto con i libri, la guida del catalogo bibliotecario provinciale e regionale e siti internet sui quali navigare per conoscere e capire, rimarrà a disposizione di tutti coloro che abbiano la voglia e la necessità di approfondire quei tragici avvenimenti. Uccisi dai partigiani comunisti di Tito solo perché erano italiani: una “pulizia” politica ed etnica in piena regola, mascherata come azione di guerra o vendetta contro i fascisti. Il personale della biblioteca sarà a disposizione degli utenti per aiutarli nella ricerca e nella consultazione dei testi. «Una storia spesso taciuta o “mistificata” che come amministrazione comunale vogliamo far conoscere- spiega l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero- È importante capire, conoscere e soprattutto non dimenticare gli orrori e le tragedie della storia. Le foibe, l’esodo giuliano – dalmata sono un pezzo della storia del nostro Paese che non può avere un colore politico e che deve essere ricordato». Nelle foibe furono uccisi donne, uomini, anziani, bambini e persone di ogni fede politica. Furono 350mila profughi giuliani costretti all’esodo a lasciare case e ogni bene per fuggire in Italia.