23 Febbraio 2022

Contributo economico per chi lascia i campi nomadi, flash mob di protesta di Fratelli d’Italia

Ma il segretario del Pd Biagioni replica: "Prato diventa un esempio nazionale per un nuovo modo di affrontare il problema dei campi"


Un flash mob sotto il palazzo comunale per dire no al contributo da 6mila euro previsto dalla giunta per le famiglie che decideranno di lasciare i campi nomadi.
E’ quello organizzato da Fratelli d’Italia in vista della seduta di domani del consiglio comunale, nella quale sarà discusso il nuovo regolamento per la permanenza nei campi nomadi. Il piano dell’amministrazione prevede nel giro di sette anni il superamento dei campi, anche attraverso un contributo di 6mila euro per i nuclei familiari che decideranno di lasciarli.
Il gruppo di Fratelli d’Italia presenterà una mozione nella quale si chiede all’amministrazione di prevedere 300mila euro per il pagamento dell’affitto delle famiglie che non possono permetterselo, oltre a due emendamenti alla delibera di giunta nei quali si chiede di escludere dal contributo di 6mila euro i soggetti che hanno subito una condanna e se il contributo verrà erogato anche a coloro che hanno pendenze economiche col Comune.
Successivamente sarà anche presentata un’interrogazione all’amministrazione per sapere a carico di chi saranno i costi di bonifica dei terreni una volta sgomberati dai campi.
“Non troviamo giusto dare un contributo a chi non ha mai pagato le utenze ed ha occupato un’area pubblica, per questo domani in consiglio faremo sentire la nostra voce” ha detto il capogruppo in consiglio comunale Claudio Belgiorno. “Con gli emendamenti chiederemo all’amministrazione come intende comportarsi nei confronti dei soggetti che hanno subito condanne o hanno debiti nei confronti del Comune” ha aggiunto il consigliere Tommaso Cocci.
Al flash mob ha preso parte anche il consigliere regionale Francesco Torselli: “Chi ha le possibilità compra una casa o l’affitta. Chi non ha i parametri di sussistenza si mette in graduatoria come tutti e aspetta il proprio turno per una casa popolare. Non deve esistere una corsia preferenziale perché si è nomadi” ha detto.

“Rivendichiamo con orgoglio di aver promosso il primo regolamento in Italia che prevede il graduale superamento dei campi, attraverso la partecipazione e il protagonismo di chi ci vive. Da parte della destra solo facili slogan e nessuna alternativa. Noi dimostriamo che la giusta via non sono le ruspe, ma il dialogo che porta a soluzioni concrete e sostenibili” ha dichiarato il segretario del Partito Democratico Marco Biagioni.

“Accederanno a questi fondi solo coloro che hanno un Isee inferiore ai 16.500 euro: lo stesso requisito che serve per entrare nelle graduatorie delle case popolari. Eliminiamo una volta per tutte quel muro di pregiudizio che non permetteva loro di usufruirne, benché ne avessero il diritto. Ma le risorse sono solo uno strumento inserito in una strategia molto più ampia e innovativa – prosegue Biagioni – Con questo regolamento Prato diventa un esempio nazionale per un nuovo modo di affrontare il problema dei campi, dove la voce di chi ci abita diventa il vero elemento fondamentale per il loro superamento. A Prato i campi non si sgomberano, ma si gestiscono e si superano insieme alla comunità. Giovedì il nostro gruppo consiliare voterà compatto in favore di questa visione”.