Dopo le dimissioni da segretario comunale della Lega, Marco Curcio restituisce anche la tessera del partito. La decisione arriva a seguito del botta e risposta col commissario provinciale del Carroccio Filippo La Grassa: Curcio sostiene di essere stato offeso dal commissario, La Grassa invece ribatte parlando di dimissioni dettate “dell’incompatibilità tra l’incarico di partito e la professione di militare di Curcio”. A sostenere la posizione di La Grassa è anche il commissario regionale della Lega, Mario Lolini: “I contrasti e le discussioni sono la normalità in un partito e sono l’essenza della democrazia – dice -. Queste non possono essere però l’alibi per giustificare un vizio formale, come l’incompatibilità tra il ruolo di segretario di Marco Curcio e quello lavorativo nell’Esercito”.
Curcio però non ci sta, ribatte che non esistono sentenze in tal senso che acclarano una incompatibilità fra la sua professione e il ruolo di segretario di partito, e chiarisce: “Resto nel gruppo in consiglio comunale della Lega, perché qui sono stato eletto dai cittadini e resto coerente con loro e con Salvini”. “Manterrò la collaborazione con Daniele Spada – aggiunge Curcio -, perché dobbiamo pensare a lavorare per fare vincere il centrodestra, tutti assieme”.
Le incognite però non mancano. Perché lo stesso capogruppo del Carroccio Spada si schiera col commissario La Grassa, assieme a Diletta Bresci, Elena Chiti e Alessio Mazzei. “Esprimiamo la nostra fiducia nell’operato del commissario – concludono -. E invitiamo tutti i nostri militanti a tenere i toni adeguati e ad aiutarlo nella gestione della fase commissariale per arrivare al più presto, e con un partito finalmente unito e compatto, al prossimo congresso”.
Da capire inoltre quali ripercussioni avrà sull’alleanza di centrodestra questa nuova spaccatura nella Lega. Ricordiamo che di tutti i consiglieri comunali di centrodestra a Prato, solo uno, cioè Claudio Belgiorno di Fratelli d’Italia, non ha cambiato casacca, lasciato il partito o rinunciato alla tessera dal giorno dell’elezione a oggi.