Numero di studenti più elevato rispetto alla disponibilità di spazi e alunni costretti a rivedere la loro scelta e andare così in altri istituti. Un problema, quello della mancanza di aule, che si rinnova di anno in anno in concomitanza con la scadenza delle iscrizioni alle superiori per i ragazzi delle terze medie, con i presidi che si vedono costretti a dover fare i conti con gli esuberi e a non poter accettare tutte le iscrizioni, nello specifico quelle di coloro che arrivano dalle province limitrofe. E’ il caso per esempio del Buzzi, che conta ad oggi oltre 2200 alunni totali e circa 500 nuovi iscritti, 100 dei quali in lista d’attesa. “E’ impossibile purtroppo accogliere tutte le iscrizioni, gli spazi dell’istituto sono già pieni – spiega il preside Alessandro Marinelli -. Stiamo lavorando per trovare delle soluzioni possibili, dispiace che i ragazzi che ci scelgono non possano venire”. Alla luce del numero consistente di esuberi Marinelli ha dovuto fare dunque una scelta e, recependo anche le indicazioni date dalla Provincia, ha dato priorità alla territorialità e quindi agli studenti che abitano a Prato e provincia. “Gli spazi dell’istituto non sono infiniti purtroppo – ribadisce il dirigente -, dover dire di no a chi sceglie di venire nella nostra scuola dispiace veramente tanto. Abbiamo segnalato la situazione alle famiglie e stiamo cercando delle soluzioni, lavorando in stretta sinergia con l’ufficio scolastico provinciale. La situazione è in evoluzione”.
Un problema questo, come precisato dal dirigente scolastico dell’istituto di viale della Repubblica, che deve essere rivisto a monte: “uno scenario che si ripresenta tutti gli anni – chiosa Marinelli – non ci sono previsioni a lungo termine da parte di chi è demandato a gestire gli edifici. La scuola fa di tutto per accogliere tutti, la programmazione degli spazi resta ad altri”.
Tra questi 100 la storia di una mamma di un ragazzo di Calenzano, che ha scritto alla nostra redazione segnalando che il figlio aveva messo come prima scelta il Buzzi e seconda l’Agnoletti di Sesto Fiorentino. In entrambi i casi le domande non sono state accolte e adesso si vede costretta a trovare (cercando su google) una scuola a caso e telefonare per sapere se hanno posto per il figlio.
Situazione non semplice nemmeno per il Gramsci Keynes, che conta 413 nuovi iscritti, 27 dei quali arrivano da fuori Provincia. “Stiamo lavorando per trovare una soluzione sfruttando tutti gli spazi a disposizione, ma non è semplice – dice il preside Stefano Pollini -. Dispiace non accettare le iscrizioni, abbiamo parlato con tutte le famiglie, se non si trovano posti in altri istituti l’alternativa è quella di fare delle classi prime da 30 alunni”. In totale sono 1650 gli studenti che frequentano il gramsci Keynes, la previsione per il prossimo anno scolastico è di superare i 1700 alunni.