La ventisettesima edizione della rassegna vedrà ospiti grandi nomi del jazz internazionale e interpreti toscani di talento
Partirà il 7 febbraio la ventisettesima edizione della rassegna MET Jazz. La direzione artistica è stata affidata anche stavolta a Stefano Zenni, che ha scelto come tema dell’edizione 2022 di MET Jazz “La voce e altre follie”. “La follia, oltre alla condizione psichica, è anche una danza in voga nel Rinascimento e nel periodo Barocco, che proporremo nell’ultimo concerto, che vedrà la collaborazione tra il sassofonista e compositore Pietro Tonolo e la Camerata Strumentale Città di Prato” spiega Zenni.
Spazio anche alla follia creativa: ricorre infatti quest’anno il centenario di Charles Mingus, che verrà celebrato in tre occasioni. Si comincia domenica 6 settembre alle ore 11 con la presentazione del libro a fumetti “Mingus”, di Squaz e Flavio Massarutto, alla Biblioteca Lazzerini. Domenica 7 febbraio sarà la volta dell’omaggio musicale, realizzato in collaborazione con Musicus Concentus Firenze, del grande quintetto di Furio di Castri. Infine, sabato 13 marzo, Stefano Zenni terrà, presso la Scuola di musica Verdi, la conferenza “Viaggio nel capolavoro: Fables of Faubus di Charles Mingus”.
“C’è stata una rimodulazione delle possibilità di abbonamento – spiega Stefano Zenni – con la possibilità di abbonarsi per 6 o 4 concerti, e ulteriori sconti per chi acquista i biglietti dei singoli concerti online”. Unica nota dolente di questa edizione, denunciata alla conferenza stampa di presentazione di MET Jazz 2022 dal presidente del MET Massimo Bressan, il taglio di 250.000 euro ai fondi regionali destinati al teatro pratese, annunciato solo il 13 dicembre.
IL PROGRAMMA
Lunedì 14 febbraio Craig Taborn, secondo Zenni il miglior pianista jazz vivente, sarà ospite al Metastasio in esclusiva italiana con il suo “Shadow Plays”, seguito dal quartetto del batterista Enrico Morello con “Cyclic Signs”.
Lunedì 21 febbraio, la cantante Cristina Zavalloni presenterà “Di Rota e altre canzoni”, accompagnata dal pianista Manuel Magrini. A seguire, il Mirco Mariottini Quartet presenterà un omaggio alla filosofa Ipazia.
Lunedì 28 febbraio vedrà un palco tutto toscano: prima i Flor de Sons di Lorenzo Sansoni, con il loro repertorio che attinge da svariati generi, e a seguire il Sara Battaglini Sestetto con “Vernal Love”.
Lunedì 21 marzo sarà la volta di John De Leo, uno dei più noti cantanti jazz/sperimentale oggi attivi in Italia, che, assieme al quartetto Jazzabilly Lovers, accompagnerà il pubblico attraverso “La follia dei generi”.
Ultimo appuntamento lunedì 28 marzo con “Jazz, barocco e altre follie”, coprodotto da MetJazz e Camerata Strumentale Città di Prato. Il jazzista Paolo Birro sarà al clavicembalo, a dimostrazione del dialogo che può esserci tra jazz e musica barocca.