Terminati gli interventi di restauro della facciata della chiesa di San Francesco
Recuperato il prezioso «occhio» raffigurante il Santo nell'atto di ricevere le stimmate
È tornata al suo antico splendore la facciata della chiesa di San Francesco. Sono terminati gli interventi di restauro e risanamento conservativo della facciata principale della chiesa, la più antica di Prato, nonché la seconda, dopo Assisi, dedicata a San Francesco.
Un lavoro complesso che rientra nel più ampio progetto del Grande Restauro di San Francesco, un intervento epocale per la chiesa, edificata nel XIII secolo, l’ultimo di tale portata risale infatti al 1902. Il progetto prevede nello specifico la stabilizzazione dell’apparato lapideo della facciata principale su piazza San Francesco, il consolidamento strutturale della copertura e dei fronti esterni in laterizio, il restauro delle vetrate, la ripassatura del manto di copertura con l’inserimento della coibentazione e dell’impermeabilizzazione, l’adeguamento del sistema di scarico atmosferico e degli impianti elettrici e il restauro delle pareti interne della chiesa. La progettazione e direzione dei lavori è affidata a un gruppo multidisciplinare coordinato dall’architetto Riccardo Berti, di cui fanno parte lo studio di progettazione Spira, l’Istituto per la BioEconomia del Cnr per lo studio, la caratterizzazione e la datazione delle strutture lignee, e la dottoressa Paola Rosa per l’analisi dei materiali lapidei. I lavori sono eseguiti sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza.
Sono così terminati da alcuni giorni gli interventi di restauro della facciata principale di San Francesco, in stile tipicamente gotico rinascimentale, composta in alberese e serpentino verde di Prato, ad eccezione di alcuni elementi in marmo rosso nel rosone e alcune cornici e colonne del portale principale in marmo bianco di Carrara. È stato inoltre restaurato e recuperato lo splendido stucco raffigurante San Francesco nell’atto di ricevere le stimmate, situato nell’«occhio» della facciata e ora nuovamente visibile e godibile anche dal basso.
I lavori stanno proseguendo anche all’interno della chiesa. È, infatti, in corso di completamento il rifacimento dell’impianto elettrico della struttura, così come il restauro delle ventiquattro antiche vetrate (dodici sono già state restaurate e rimontate). Il prossimo step sarà poi il restauro del tetto e delle facciate laterali. La Chiesa resta sempre agibile durante i lavori, l’ingresso è al momento da via San Bonaventura.
Costo dei restauri. Il costo totale dei lavori del grande restauro di San Francesco è di 2milioni e 100mila euro. Oltre il 50% di tale importo sarà finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana attraverso i fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica, per l’altra metà dalla parrocchia, oltre che da risorse derivanti da sostenitori privati, singole aziende, fedeli e cittadini. Un contributo ai restauri è arrivato anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
Come contribuire. Tutti possono contribuire a sostenere il grande restauro della Chiesa di San Francesco adottando un’opera in restauro o con una donazione liberale tramite bonifico bancario, assegno bancario o carta di credito. Per tutti i dettagli è possibile consultare il sito internet www.sanfrancescoprato.it, andando nella sezione del Grande restauro di San Francesco.