La Provincia di Prato e Alia anche nel 2021 hanno svolto l’attività di tutela dell’ambiente attraverso la convenzione sottoscritta tra i due enti, che si basa su controlli e verifiche, garantendo al contempo un’azione permanente di informazione, interpretariato e mediazione culturale. La convenzione è stata rinnovata questa mattina anche per il 2022, alla luce dei risultati ottenuti dal 2017 a oggi.
La convenzione
Alia Servizi Ambientali, grazie agli addetti al servizio e agli operatori del sistema dei controlli, predispone fascicoli sulle ditte da controllare assieme agli agenti della polizia provinciale. Questi fascicoli sono riferiti ad aziende in cui si riscontri il tentativo di smaltire i rifiuti speciali nel circuito dei rifiuti assimilati, su ditte con depositi temporanei oltre i limiti consentiti dalla legge, o su imprese che si presumono essere responsabili di abbandoni o di mala gestione dei rifiuti speciali.
La convenzione prevede due uscite congiunte al mese durante le quali Alia affianca alla polizia provinciale un tecnico dei rifiuti in grado di parlare cinese, che, oltre alla funzione di interprete e facilitatore culturale, è in grado di verificare e dare istruzioni sulla gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, controllando i bidoncini assegnati (nel caso non li avessero ne predispone la consegna, se non fossero associati provvede alla corretta associazione) e correggendo gli eventuali errori sulla gestione di questo tipo di rifiuti (urbani o assimilati); la polizia provinciale cura gli aspetti dei rifiuti speciali.
Grazie a questo tipo d’attività, anche nell’anno 2021 sono emerse ditte fantasma o irregolari (senza autorizzazione o al trasporto o alla gestione dei rifiuti) che si occupavano del ritiro degli scarti tessili alle ditte condotte da principalmente da cittadini orientali di Prato.
Nel corso degli anni questi controlli si sono intensificati, determinando una costante diminuzione del numero di aziende che gestiscono rifiuti speciali senza nessun tipo di rendicontazione nella gestione dei rifiuti speciali (cioè senza registro di carico e scarico o formulari di corretto smaltimento).
Dettaglio dell’attività
Alia Servizi Ambientali ha collaborato con gli organi di polizia provinciale fornendo supporto informativo e comunicativo con interprete in lingua cinese, in particolare riguardante la:
1. Corretta tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti
2. Informazioni sulla corretta gestione dello scarto tessile
3. Informazioni sulle corrette modalità di effettuazione della raccolta differenziata
“Rinnoviamo una collaborazione che ha come obiettivo primario la tutela dell’ambiente e che sta dando risultati concreti”, commenta il presidente della Provincia Francesco Puggelli. “Purtroppo gli illeciti ambientali sono sempre presenti e su tutto il territorio della provincia anche nell’ultimo anno c’è chi non ha avuto rispetto dell’ambiente in cui tutti viviamo e lavoriamo. Ecco perché continua ad essere fondamentale che polizia provinciale ed Alia lavorino fianco a fianco per contrastare questo fenomeno. Un grazie particolare va a quei cittadini che, con le proprie segnalazioni, agevolano gli agenti nel rintracciare i responsabili degli illeciti”.
“Siamo al quinto anno della convenzione – dichiara il presidente di Alia Servizi Ambientali SpA Nicola Ciolini – ed i risultati ottenuti nel 2021, pur con tutte le difficoltà legate alla situazione pandemica, si rivelano ancora una volta significativi. La collaborazione dei nostri Ispettori Ambientali con la Polizia Provinciale di Prato, che fa parte dell’ampia partecipazione di Alia ai controlli ambientali sul territorio pratese promossi anche da altri Enti (Comune di Prato, Asl, Questura, etc.), è indirizzata alla tutela dell’ambiente, mantenendo però una spiccata funzione educativa ed informativa, di “prevenzione vera”, a vantaggio della maggior parte delle aziende tessili del territorio che gestiscono in modo corretto gli scarti prodotti, alimentando sempre di più la loro rigenerazione e riciclo. Siamo certi di proseguire su questa strada anche nei prossimi anni.”
“Se di anno in anno viene rinnovata la convenzione, è perché si vedono i risultati positivi di questo lavoro”, aggiunge il comandante della polizia provinciale Michele Pellegrini. “Più che repressivo, lo scopo di questo impegno congiunto è preventivo: un controllo costante sul territorio che contribuisce anche alla migliore gestione dei rifiuti. Confidiamo che anche questo nuovo anno di collaborazione porti ad un importante risultato in termini di prevenzione”.
“Il rinnovo della convenzione fatto oggi – precisa Luca Silvestri, direttore territoriale di Alia Servizi Ambientali area pratese – ci permetterà di continuare ad avere uno strumento importantissimo per un controllo sempre più sistematico della filiera degli scarti tessili. I dati ci raccontano che anche lo scorso anno, pur tra evidenti difficoltà, l’accordo con la polizia provinciale di Prato ha avuto una funzione migliorativa generale sull’attività di conferimento dei rifiuti da parte delle aziende del territorio.”
I numeri dei controlli 2021
Le attività svolte in collaborazione con la Polizia Provinciale tra gennaio e dicembre 2021 hanno portato a 89 controlli in aziende che producono scarti tessili di cui. Dai controlli è emerso che:
· 12 aziende non erano in possesso del registro di carico e scarico. In questo caso sono state elevate sanzioni amministrative pari a 2.066 euro (ciascuna);
· 7 aziende erano in possesso del registro di carico e scarico ma questo era stato compilato in maniera errata. In questo caso le sanzioni amministrative variano da 516 a 2.066 euro;
· 70 aziende invece erano in possesso di regolare registro correttamente compilato e con formulari di corretto smaltimento dei rifiuti speciali;
· In 5 casi si è arrivati alla denuncia penale per aver affidato il materiale a ditte non autorizzate.
Nel quinquennio 2017-2021 sono state complessivamente 438 le aziende controllate insieme alla Polizia Provinciale: 44 quelle non in possesso del registro carico/scarico; 124 le ditte con registro erroneamente compilato; 270 le aziende con il registro corretto. In totale, sono state 23 le denunce penali nei quattro anni di riferimento.