11 Gennaio 2022

Morte Luana D’Orazio, l’imprenditrice indagata scrive alla compagnia assicurativa per sollecitare il risarcimento alla famiglia della vittima

"So che non è facile in casi come questi raggiungere accordi, ma spero e credo che dobbiate fare il massimo verso tutti i danneggiati" ha scritto Luana Coppini


“Vi scrivo perché sento essere mio dovere farlo, ma anche perché è l’unico modo che ho a disposizione per alleviare la pena procurata ai familiari di Luana, al piccolo Donatello in particolare”. Inizia così la lettera che Luana Coppini, imprenditrice dell’OrdituraA indagata per la morte dell’apprendista 22enne Luana D’Orazio, ha scritto alla compagnia assicurativa della propria azienda, per invitarla a provvedere al risarcimento.
Per la morte di Luana D’Orazio la Procura di Prato ha chiesto il rinvio a giudizio, oltre che per Luana Coppini, anche per il marito Daniele Faggi, ritenuto dagli inquirenti co-titolare della ditta, e il tecnico manutentore esterno Mario Cusimano. I reati ipotizzati sono omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele anti-infortunistiche. Luana, che lavorava come apprendista, rimase incastrata nell’orditoio al quale stava lavorando, perdendo la vita. L’udienza preliminare, dinanzi al gup Scarlatti, è fissata per il 7 aprile.

“La nostra assistita si è sempre assunta le proprie responsabilità, fin dalla fase delle prime indagini, sostenendo l’interrogatorio senza aspettare di conoscere gli atti. Questo gesto di scrivere alle compagnia assicurativa si spiega come un ulteriore impegno in questo senso” spiega l’avvocato Alberto Rocca, che assieme agli avvocati Barbara Mercuri e Gabriele Capetta difende Luana Coppini e Daniele Faggi.

Di seguito il testo completo della lettera che Luana Coppini ha scritto alla compagnia assicurativa

“Vi scrivo perché sento essere mio dovere farlo, ma anche perché è l’unico modo che ho a disposizione per alleviare la pena procurata ai familiari di Luana, al piccolo Donatello in particolare. Questa mia è perciò una assunzione di responsabilità ed una richiesta da parte Vostra di assumere le responsabilità che scegliamo di delegarvi assicurandoci.
Parlo di me come cittadina ed imprenditrice. Una imprenditrice che è anche operaia per molti aspetti, lavorando io alle macchine. So che non è facile in casi come questi raggiungere accordi, e so che già vi sono stati da parte vostra contatti con le persone che rappresentano i familiari di Luana, ma spero e credo che dobbiate fare il massimo verso tutti i danneggiati ed ove un accordo non fosse trovato, con la ditta che si è sostituita ai familiari o con gli avvocati, non esitate a mettere a disposizione le somme che ritenete giuste secondo principi e criteri indicati dalla nostra giustizia, soprattutto secondo equità.

Ve lo chiedo e ve ne prego. Ho deciso di scrivervi d’accordo con i miei avvocati, ai quali l’affido, perché siano chiari a tutti i miei intendimenti e ringrazio per un vostro pronto riscontro”.