31 Gennaio 2022

Estradati in Italia due latitanti che si erano trasferiti in Venezuela

Uno dei due si è tradito vendendo dischi in vinile


Due latitanti da tempo in Venezuela sono stati estradati in Italia e sono rientrati ieri nel nostro paese: si tratta di Roberto Vivaldi, settantenne condannato a oltre 20 anni di carcere per reati associativi e contro il patrimonio, ricercato dal 1997 e inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità, e di Flavio Febi, 33enne romano destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Torino per traffico di stupefacenti.

Vivaldi è stato arrestato dalla Polizia e dal personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip) appena sbarcato dall’aereo che lo ha riportato in italia per scontare una condanna di 20 anni e 10 mesi per bancarotta, ricettazione, riciclaggio, falsità materiale e reati associativi. Si era trasferito in Venezuela da 22 anni e viveva sotto falso nome ad Isla Margarita, dove aveva un negozio di articoli musicali e dischi. Le indagini avviate nel 2019 l’uomo è stato localizzato dagli uomini dello Sco e della squadra mobile di Prato. Per individuarlo è stato utilizzato anche un agente sotto copertura e la certezza che fosse lui si è avuta quando sono state rilevate le sue impronte digitali su una serie di dischi in vinile che l’uomo aveva spedito dal Venezuela all’Italia. L’agente sotto copertura ha fatto il resto: entrato in confidenza con lui è riuscita a fissare un appuntamento facendogli credere di essere interessato ad emigrare in Venezuela, ma quando Vivaldi si è presentato ha trovato gli investigatori venezuelani, che lo hanno arrestato.

Con lo stesso volo con cui è tornato in Italia Vivaldi è rientrato anche Flavio Febi, arrestato dagli agenti dell’Interpol venezuelana nel marzo scorso sempre a Isla Margarita. Nei confronti di Febi è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nel 2017 dal Gip di Torino per traffico internazionale di stupefacenti. Secondo le indagini, Febi aveva allestito un canale di approvvigionamento della cocaina per un gruppo criminale con base a Torino, facendola trasportare da Caracas all’interno di bottiglie di Rum. Febi è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli di Roma per poi essere posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria.