Andranno a processo, con citazione diretta dalla Procura di Prato, Luca Toscano, Sarah Caudiero ed altre 25 persone riconducibili al Si Cobas, protagonisti della protesta – andata in scena per mesi – davanti ai cancelli della Texprint di via Sabadell.
La Procura ha chiuso le indagini e contestato, a vario titolo, agli indagati diversi episodi di violenza privata ed altri singoli reati di danneggiamento, percosse e lesioni personali. Vittime dei reati, sono dipendenti e fornitori della Texprint, ai quali è stato impedito di accedere all’azienda, per effetto di blocchi tramite accerchiamento dei veicoli.
Secondo gli inquirenti le azioni di blocco messe in pratica dai manifestanti rappresentano dei veri e propri illeciti e non l’esercizio dei diritti dei lavoratori e della “lotta” sindacale: più volte i partecipanti al presidio hanno bloccato i mezzi trasportanti materie prime e merce. Gli altri lavoratori, non iscritti al Si Cobas, avevano da parte loro pubblicamente denunciato il clima di intimidazione e anche di aver subito la perquisizione dei propri veicoli nel passare di fronte ai cancelli dell’azienda.
“Le gravissime condotte di reato di questi mesi, da gennaio a settembre 2021 – scrive la Texprint in una nota – non sono riuscite a piegare la volontà del management e l’azienda, nonostante i danni subiti in questi mesi, quantificati in oltre due milioni di euro, è riuscita ad evitare la chiusura e il fallimento, garantendo lo stipendio e il posto di lavoro ai restanti 66 dipendenti, ulteriori vittime dei reati commessi dai SI COBAS”.
L’azienda interviene anche sugli accertamenti sul fronte lavoristico sottolineando che nei giorni scorsi l’Ispettorato del Lavoro ha concluso le sue valutazioni. Texprint sostiene di poter finalmente dimostrare nelle sedi opportune la correttezza del proprio operato.