Torneranno a splendere tre fontane storiche di Prato
A finanziare gli interventi di restauro sarà Publiacqua attraverso lo strumento dell'Art Bonus
Torneranno presto nuovamente a splendere tre delle principali fontane storiche della città. Stiamo parlando della fontana dei Delfini di piazza San Francesco, quella del Maghero di piazza Mercatale e la fontana del Pescatorello di piazza Duomo.Tre manufatti che ogni cittadino pratese è abituato a vedere come parte integrante delle piazze dove sono collocate senza però riservare loro l’attenzione che meritano. Tre fontane, tre monumenti da valorizzare e tre storie da riscoprire attraverso lo strumento dell’Art Bonus con cui Publiacqua ne finanzierà gli interventi di restauro. E’ il secondo intervento che Publiacqua presenta, dopo quello fiorentino dedicato all’acquedotto di fine ‘800 ed in particolare al complesso della Carraia. Un altro passo di un progetto più ampio – denominato “La città Nascosta” – volto alla scoperta e valorizzazione degli acquedotti storici e di altre opere collegati alla presenza della risorsa idrica nei nostri territori.
La Fontana dei Delfini (Piazza San Francesco) – progettata da Ferdinando Tacca nel 1665 rappresentava, assieme ad altre fontane del Comune di Prato, il nodo di una infrastruttura acquedottistica pubblica a servizio della città. Negli anni Trena la fontana, fu oggetto di un completo rifacimento per il degrado della pietra arenaria. L’intervento previsto è teso a riportare la fontana alla sua bellezza ed efficienza originaria andando ad eliminare lesioni, disgregazioni, fessure e concrezioni calcaree che nel tempo ne hanno compromesso l’aspetto complessivo e la tenuta idraulica del bacino di contenimento. Costo dell’intervento: 30.000 euro
La Fontana del Maghero (Piazza Mercatale) – posizionata tra via dei Saponai e via Garibaldi, questa fontana risale probabilmente alla fine del ‘500 e, in origine, riceveva l’acqua da un vecchio acquedotto proveniente dal monte della Retaia. Oltre a servire ai cittadini per dissetarsi, aveva anche funzione di abbeveratoio per cavalli e somari che arrivavano in piazza nel giorno del mercato. L’intervento di restauro previsto è finalizzato ad eliminare fratture e concrezioni calcaree ed a ripristinare la bocchetta dell’acqua oggi mancante. Costo dell’intervento: 10.000 euro
La Fontana del Pescatorello (Piazza del Duomo) – risalente alla seconda metà dell’Ottocento, questa fontana sostituì la precedente, seicentesca, costruita da Ferdinando Tacca e posta sulla testa del largo Carducci. E’ una delle più famose della città, anche grazie alla sua posizione ma negli anni si è fortemente degradata. L’intervento di restauro è finalizzato alla pulizia delle superfici, al consolidamento e sigillatura di fratture e fessurazioni ed alla realizzazione di una copia della statua del Pescatorello il cui originale, una volta restaurato, sarà esposto in un museo cittadino. Costo dell’intervento: 90.000 euro
PERCHE’ VALORIZZARE I LUOGHI DELL’ACQUA?
I manufatti idrici sono espressione di tecnologia e lavoro, ma in molti casi anche oggetti che raccontano lo sviluppo sociale, economico ed artistico delle città. Si tratta spesso di luoghi non visitabili oppure di cui si è persa la memoria. Publiacqua ha avviato un percorso volto a valorizzare la storia degli acquedotti cittadini e, più in generale, il ruolo della risorsa idrica nella storia delle nostre comunità, avvalendosi del prezioso contributo dell’Università di Firenze e di un gruppo di lavoro di cui fanno parte esperti e studiosi del tema. La finalità del progetto è innanzitutto quella di restituire luoghi e manufatti connessi agli acquedotti storici – ma anche alla vita quotidiana, culturale e di lavoro (lavatoi, fontane storiche ecc…) al territorio – attraverso interventi di restauro finanziati da Publiacqua mediante l’ART BONUS. Individuati due interventi, il primo di recupero dei manufatti storici del Giardino di Carraia realizzato in concomitanza dei lavori per il nuovo deposito idrico a servizio dell’acquedotto pensato per Firenze capitale e il restauro di tre importanti fontane cittadine del centro di Prato. Un investimento totale 750 mila euro nel 2021 e 600 mila euro anno dal 2022 al 2024. Il recupero degli oggetti legati agli acquedotti storici non implica solamente il restauro di quei manufatti, ma anche la loro riscoperta attraverso la promozione di ricerche e studi, come quella condotta dall’architetto Alessio Caporali (Professore a contratto di Storia dell’Architettura – Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze) finanziata da Publiacqua di cui abbiamo pubblicato il libro dal titolo “Acqua, cultura tecnica e sviluppo urbano” scritto e dedicato proprio alla genesi dell’acquedotto fiorentino di fine ‘800.
UN IMPEGNO COSTANTE A FIANCO DEL MONDO DELLA CULTURA
Nel 2021 Publiacqua ha confermato la sua sensibilità verso il mondo della cultura. Una vicinanza che si è esplicitata attraverso un nuovo incremento, dopo quello del 2020 (+ 23% rispetto al 2019 ed uno specifico bando), che ha portato l’azienda a sostenere i partner storici, sotto forma di quote associative e art bonus, con oltre 230 mila euro (+ 27% rispetto al 2020) e con uno specifico bando da 150 mila euro (+ 31% rispetto a quanto assegnato nel 2020). Oltre al bando Cultura, Publiacqua ha previsto tre bandi specifici per sostenere la mobilità dolce, lo sport come forma di inclusione sociale, e il mondo del volontariato che sostiene le persone in difficoltà socio sanitaria per un valore totale dei bandi di euro 300 mila euro.
Su Prato Publiacqua ha erogato circa 110 mila euro a favore dei soggetti che operano negli ambiti descritti, tra cui i partner storici del Teatro Metastasio e della Fondazione Pecci.