Il riconoscimento delle tintorie e rifinizioni tessili come aziende energivore è ormai cosa fatta: dopo tre anni di pressing sulle autorità europee, è arrivata oggi la notizia dell’inserimento nella versione finale delle “Nuove linee guida sugli aiuti di stato all’energia e all’ambiente” anche del codice Ateco 13.30, quello appunto riferito ai due comparti rimasti esclusi. Il riconoscimento di azienda energivora consente alle autorità nazionali di applicare – secondo varie modalità più o meno favorevoli – sgravi anche molto consistenti sugli oneri di sistema in bolletta.
La vicenda è stata seguita da Confindustria Toscana Nord con allarme fin dal suo manifestarsi: il mancato riconoscimento risale al 2018, ma era stato almeno in parte neutralizzato, dato che gli sgravi venivano in ogni caso applicati a chi ne avesse goduto in precedenza. Le azioni di pressione per risolvere il problema iniziarono comunque subito e si sono intensificate quando si è constatato che, in vista della scadenza a fine anno delle norme attualmente in vigore, la bozza delle linee guida europee pubblicata a luglio non solo non sanava l’omissione, ma addirittura non menzionava nemmeno la possibilità dell”effetto trascinamento’ degli sgravi fiscali per chi ne aveva già goduto.
“Se quella bozza di linee guida si fosse tradotta in regole effettive si sarebbe creata una evidente e inaccettabile disparità di trattamento fra filiere, italiane e non – evidenzia il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Maurizio Sarti -. Non ci sarebbero stati problemi per le filiere in cui la fase di nobilitazione è integrata nella produzione tessile complessiva, a differenza delle filiere, quella di Prato in primis, in cui non è così: le prime avrebbero goduto di un vantaggio competitivo non concesso alle seconde. Questo ragionamento, che abbiamo sostenuto con forza, evidentemente è stato recepito, tanto che la versione finale delle linee guida europee menziona espressamente fra i comparti agevolati il codice Ateco 13.30 che identifica tintorie e rifinizioni. Ringraziamo i parlamentari dell’area e il Comune di Prato che ci hanno affiancato in questa operazione e attendiamo da parte delle autorità italiane la definizione delle modalità di applicazione degli sgravi, che auspichiamo siano i più consistenti possibile. Per le imprese pratesi – aggiunge Sarti – il vantaggio potenziale si calcola a cinque cifre, maggiore o minore a seconda delle dimensioni aziendali, ma comunque significativo, anche se in questo momento di enorme incremento dei costi energetici è su quest’ultimo aspetto che necessariamente si concentrano le preoccupazioni di tutti. Rispetto ai dati che abbiamo fornito due giorni fa (vedi qui il comunicato) la situazione è ulteriormente peggiorata. Gli sgravi per le energivore, che pure oggi sono letteralmente annegati nel mare degli incrementi della voce primaria della bolletta, saranno comunque preziosi in futuro, quando il mercato si sarà riequilibrato. Cosa che auspichiamo avvenga a breve perché la situazione è già divenuta drammatica” conclude Sarti.