Il progetto di insegnamento della lingua dei segni (Lis) in due scuole dell’infanzia del territorio, la “Ilaria Alpi” di Oste e la la “Grazia Deledda” di Montemurlo, frequentate da due bambini sordi, è stato inserito sul sito www.scuolepiuaccessibili.it tra le buone pratiche per costruire scuole sempre più inclusive.
Il censimento delle scuole che attuano progetti specifici sulla sordità è il primo ad essere stato creato in Italia e vuole consentire a tutte le persone interessate, in particolare ai genitori di studenti sordi, ai sordi stessi, agli esperti e ai ricercatori, di poter consultare una banca dati sempre aggiornata. Il sito internet, infatti, si propone di fare una mappatura delle scuole italiane, dal nido alle superiori, sensibili all’educazione dei sordi.
«Siamo felici che l’esperienza portata avanti dal Comune di Montemurlo sia stata inserita tra le buone pratiche per lo sviluppo di una scuola sempre più inclusiva ed attenta ai bisogni dei bambini con sordità. – spiega l’assessore alla pubblica istruzione, Antonella Baiano – Si tratta di un progetto nel quale come amministrazione comunale crediamo molto e che speriamo possa essere adottato da altri Comuni e scuole per abbattere le barriere comunicative tra gli studenti per creare vera inclusione. Imparare la lingua dei segni e poter comunicare con i compagni sordi è una vera ricchezza e fa bene a tutti».
Il Comune di Montemurlo ad ottobre scorso ha deciso di rifinanziare con oltre 5mila euro anche per gli anni scolastici 2021-2022 e 2022-2023 il servizio di assistenza alla comunicazione partito nell’anno 2019-2020, che non coinvolge solo i bambini sordi, ma l’intera classe. Il progetto www.scuolepiuaccessibili.it è stato ideato e realizzato da Francesca Almini, dottoranda di ricerca in Scienze Linguistiche presso l’Università degli Studi di Bergamo e Pavia.