“L’aumento dei contagi mette a rischio la tenuta dei settori del commercio e del turismo”. È questo, in sintesi, l’allarme lanciato da Confcommercio in queste ore contrassegnate dal dilagare della variante Omicron. Come sottolinea l’associazione in una nota, “il crescente numero di casi risultati positivi al Covid-19, alimentato dall’intensificarsi dei tracciamenti durante le festività, ha conseguentemente incrementato le quarantene preventive, oggi necessarie anche nel caso di una semplice influenza. E questo accade non solo per i clienti e i frequentatori delle città, ma lo stesso vale per i dipendenti e i titolari. Ciò che ne deriva è la preoccupazione di non riuscire a tenere aperte le proprie aziende in questi giorni di festività, già colpiti da un crescente clima di insicurezza e dall’annullamento degli eventi del 31 dicembre”.
Come precisato da Confcommercio, “siamo consapevoli di attraversare giorni non semplici e i livelli di attenzione devono essere tenuti alti da parte di tutti. L’emergenza sanitaria fa ancora sentire tutto il suo peso con conseguenze economiche che, sommate alla crisi degli ultimi anni, rischiano di diventare più gravi ogni giorno che passa. Gli esperti parlano di diminuire le quarantene per i vaccinati con la terza dose ma questo non avverrà immediatamente, ci vorranno giorni: bene quindi, per la scuola e per l’industria ma il terziario, che proprio in questo periodo dovrebbe avere un incremento del lavoro, torna a fermarsi. Le nostre imprese non possono continuare a pagare il prezzo più alto, rischiano il tracollo. Saremo tutti chiamati a trovare soluzioni per garantire la ripresa a partire dai compensi alle imprese messe in costante difficoltà dal virus”.