604 abitanti, quaranta presepi: son questi i numeri di un 2021 da record che presenta quest’anno Migliana, dove la storica Via dei Presepi ha trovato un rinnovato slancio da parte delle famiglie, vecchie e nuove, che ogni anno per Natale ricordano la nascita di Cristo con natività di ogni tipo. Ben 14 presepi in più, rispetto allo scorso anno, con località mai toccate prima e tutte da esplorare, alla ricerca delle natività, piccole o grandi, che le famiglie hanno realizzato artigianalmente, utilizzando la propria manualità e tanto spirito creativo.
Il percorso, promosso con la collaborazione della parrocchia e del Comune di Cantagallo, viene presentato domani mercoledì 8 dicembre alle ore 15.30. Interviene l’assessore Maila Grazzini.
Domani le vie del borgo saranno animate a ritmo swing dall’Alchermes spirit band. Trilloni, Chiusoli, La Ghiffia, Case di Sotto, La Vergine, l’Olmo, Montini e Il Monte: sono alcuni dei borghi dove sono stati realizzati i presepi, che sono segnati in una mappa che rappresenta una sorta d’invito alla “caccia al tesoro”, dove, il tesoro, oltre al presepe stesso, è un vicolo, una porticina in legno o una piccola finestra incorniciata in un edificio vetusto, una vecchia cannicciaia, una stalla o uno scorcio sul bel panorama che si gode dalla frazione montana.
“Lo spirito con cui si deve andare alla ricerca dei presepi, è infatti questo mettono in evidenza gli organizzatori – scoprire ogni angolo di un paese che è, visto nel suo insieme, un presepe naturale, arroccato sul poggio che la Chiesa di Santa Maria Assunta troneggia, pittoresco nell’aver conservato la gran parte degli edifici originali e le tracce di un passato fatto di agricoltura e allevamento di sussistenza e mestieri del bosco. È così che accanto ad un’abitazione è facile trovare una stalla o un essiccatoio ancora in uso, una cantina o un annesso agricolo tramandati così com’erano dal se-colo scorso.
Gli stili
Dal presepe meccanizzato “multisensoriale” (con acqua, luci, movimenti, musica, suoni e odori) a quello più piccolo inserito in una finestrina del 1607, ai meccanizzati con luci e movimento di personaggi. Poi ci sono i tradizionali, gli artigianali, i minimali, quelli creati con materiale di recupero e quello “sostenibile” con illuminazione ad energia solare realizzato in un vecchio carretto.
A chiudere il giro, che parte da Trilloni (frazione lungo la strada che collega Migliana a Schignano) e arriva fino al Masseto in un giro a portata di tutti, senza grandi dislivelli, c’è il presepe della Chiesa Vecchia, un suggestivo edificio che affianca la nuova chiesa e prima chiesa parrocchiale del paese, la cui presenza è documentata in atti del 1.189.
Le origini della tradizione
La vocazione religiosa del paese, che sorge a circa 600 metri di altitudine, è una caratteristica che accompagna da sempre storie e leggende sulla sua gente. Fu infatti idea del parroco di allora, Pa-dre Paolo, oltre trent’anni fa, quella di creare per il paese delle piccole natività, ogni anno con un tema diverso che sarebbe stato spunto di riflessione e preghiera. Il Giro dei Tabernacoli –, in pri-mavera, su un sentiero fra castagneti e boschi sul crinale che si affaccia sulla Riserva Naturale Acquerino Cantagallo, costellato da tabernacoli di ogni epoca – e la processione del 16 agosto, per il patrono San Rocco, sono due dei momenti più importanti per la spiritualità della comunità.
La Via dei Presepi di Migliana è inserita dal 2019 nella rete nazionale “Terre di Presepi”.