20 Novembre 2021

Virgo Fidelis, quest’anno celebrazioni a San Paolo

La funzione per la patrona dell'Arma non si è tenuta in Cattedrale, ma in una chiesa scelta fra i vari quartieri di Prato, in questo caso Gesù Divin Lavoratore, a testimonianza della volontà dei Carabinieri di essere vicini alla cittadinanza


I Carabinieri di Prato hanno celebrato stamani presso la Chiesa di Gesù Divin Lavoratore la Virgo Fidelis, patrona dell’Arma. La cerimonia religiosa è stata officiata dal Vescovo di Prato, monsignor Giovanni Nerbini. A differenza del passato, quest’anno la funzione non si è tenuta presso la Cattedrale di Santo Stefano, bensì in una chiesa scelta fra i vari quartieri di Prato, in questo caso San Paolo, a testimonianza della volontà dei Carabinieri di essere – anche in tali occasioni – vicini alla cittadinanza, che è stata ringraziata per l’intervento alla cerimonia religiosa.

Nel corso della Santa Messa è stato ricordato l’80° anniversario della battaglia di Culqualber – combattuta in Etiopia dal 6 agosto al 21 novembre 1941 – durante la quale il 1° Gruppo Mobilitato Carabinieri si immolò pur di contrastare l’avanzata dell’esercito inglese, preponderante per numero di militari, armamento e mezzi. Ai pochi superstiti, i militari britannici tributarono l’“onore delle armi”, riconoscendo così l’eccezionale valore dei Carabinieri. Per il comportamento tenuto nel corso della battaglia, alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
In occasione della ricorrenza della Virgo Fidelis, i Carabinieri hanno infine celebrato la “Giornata dell’orfano”.


Alla Santa Messa hanno preso parte i Carabinieri del Comando Provinciale di Prato – nelle sue diverse articolazioni -, agli ordini del Col. Francesco Zamponi (nella foto sopra), delle Stazioni presenti nei vari comuni della provincia, del Gruppo Carabinieri Forestali, nonché i militari in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Hanno inoltre partecipato il Maresciallo Giuseppe Giangrande (Medaglia d’oro al Valor Civile) e familiari di militari non più in vita.