2 Novembre 2021

Pallone ko, la piscina di via Roma rischia una lunga chiusura

L'allarme di Curcio: "Rimarrà rimarrà chiusa, nei mesi invernali, per due anni". Chiesta al Comune l'immediata convocazione di un tavolo con le società sportive e i privati per trovare una soluzione. Per l'Amministrazione tutti gli scenari restano aperti


“La piscina di via Roma resterà chiusa, nei mesi invernali, per ben due anni”: l’allarme arriva dal consigliere comunale della Lega Marco Curcio, che si fa portavoce delle preoccupazioni delle società sportive e delle famiglie dei ragazzi che frequentano la struttura.

Il cuore della questione riguarda l’ormai datato pallone pressostatico della piscina comunale, crollato per l’ennesima volta a causa del maltempo, lo scorso 26 settembre. Un incidente che ha messo ko le società natatorie pratesi, fra cui Azzurra e Futura Nuoto, con gli allenamenti che sono stati dirottati (non senza difficoltà) su altre piscine: Mezzana, San Paolo, Gescal e Iolo. A soffrire maggiormente sono però gli atleti del nuoto sincronizzato e della pallanuoto, costretti ad allenarsi in vasche in cui manca la profondità necessaria richiesta.

Ed è qui che scatta l’emergenza. Il perché è presto spiegato. Risistemare la copertura crollata comporterebbe un esborso di 20/25mila euro ma il rischio è che il pallone non regga ancora a lungo, facendo ripiombare gli sport nel caos. Per l’acquisto di una nuova copertura – rimarca Curcio – sarebbero invece necessari circa 100mila euro ma tra l’ordine, l’acquisto effettivo e l’installazione passerebbero comunque molti mesi. Risultato: inverno perso. A questo scenario si aggiungono i lavori di ristrutturazione, già programmati per l’autunno 2022 su via Roma, che comunque, afferma Curcio, “bloccherebbero l’impianto il prossimo anno. In altre parole, la piscina di via Roma sarà inutilizzabile – tuona il consigliere del Carroccio – per i prossimi due anni”. Di qui, la richiesta di convocare a stretto giro un tavolo tra Comune e società sportive ma allargato anche ai privati. “Avevo già proposto mesi fa – sottolinea Curcio – di rivolgersi a strutture private, alcune delle quali disponibili a collaborare con il pubblico, per risolvere il problema della riduzione degli spazi. Dobbiamo dubito dare una risposta al mondo sportivo pratese”.

L’Amministrazione, dal canto proprio, si dice pronta a convocare tutte le parti interessate e a dare risposte veloci. Tutti gli scenari restano aperti pur di trovare la quadra. Nel frattempo gli occhi sono puntati anche sul progetto di costruzione della piscina olimpionica di Iolo che dovrebbe essere inaugurata nel 2024, andando a dare una risposta definitiva alle discipline acquatiche della città.

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