10 Novembre 2021

Maxi-sequestro ai fratelli coinvolti nell’inchiesta sulla Banda del Soccorso

La misura di prevenzione patrimoniale ammonta a 220.000 euro


Una casa, quote societarie di una concessionaria e beni mobili di proprietà, per un valore complessivo di 220.000 euro. È la consistenza del maxi-sequestro disposto dal tribunale di Firenze nei confronti di due fratelli residenti a Prato, già coinvolti in passato nell’inchiesta sulla banda del Soccorso, che negli anni scorsi si era specializzata in rapine ai danni di cittadini cinesi. La misura di prevenzione patrimoniale, chiesta dal procuratore di Firenze Creazzo e dal questore di Prato Cannizzaro, riguarda l’abitazione dove vivono i fratelli (del valore di 155.000 euro) e i beni aziendali della concessionaria del fratello minore (nelle foto), operante ad Agliana.

Nonostante la giovane età i due destinatari della misura, di 27 e 31 anni, hanno a loro carico un numero rilevante di denunce e condanne per reati contro la persona e contro il patrimonio. Negli ultimi 10 anni risultano alla Questura una serie di furti e rapine che li avrebbero portati ad accumulare ricchezze, disponibilità di denaro e beni di lusso, non proporzionati alle risorse economiche di provenienza lecita, alla luce dei redditi da lavoro e d’impresa dichiarati.
“I reati ascritti ai due fratelli, tutti di chiaro valore patrimoniale – scrive la Questura – sono stati commessi senza sostanziale soluzione di continuità ed interrotti soltanto da reiterati periodi di detenzione”. Gli accertamenti patrimoniali sono stati estesi ai familiari conviventi e non hanno modificato il quadro di evidente sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni accumulati. A conferma della pericolosità sociale tuttora vigente, gli inquirenti sottolineano l’ultimo arresto, risalente allo scorso 18 agosto, quando i due fratelli furono colti in flagranza dalle volanti per un furto in abitazione ai danni di un cittadino cinese. Attualmente, il 27 enne si trova in carcere alla Dogaia, mentre il fratello maggiore è agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.