Una palazzina a due piani, moderna e minimale, collocata tra l’attuale complesso che ospita le attività parrocchiali e il circolo. È questo il cuore del progetto di ampliamento dell’oratorio di Chiesanuova che punta ad aumentare gli spazi per ospitare le tante iniziative messe in piedi dalla Chiesa di Santa Maria dell’Umiltà, guidata da don Serafino Romeo, con il supporto dei fedeli.
Il progetto, firmato dagli architetti Luca Razzai e Irene Innocenti, è stato discusso in Commissione comunale Urbanistica – presieduta da Maurizio Calussi – che si è espressa in merito alla concessione della deroga al vincolo cimiteriale. L’ampliamento dell’oratorio ricade infatti nell’area sottoposta a vincolo che prevede dunque il divieto di costruire nuovi edifici o di ampliare quelli preesistenti entro il raggio di 200 metri intorno ai cimiteri. Per consentire la costruzione del fabbricato serve dunque l’ok del Consiglio comunale e il parere preventivo della Commissione competente in materia. Il piano ha incassato intanto il via libera della Commissione Urbanistica ma per l’approdo in Salone consiliare è necessario adesso il parere vincolante dell’Asl, che è atteso a stretto giro. Positivo anche il vaglio della Commissione edilizia composta da tecnici.
Guardando ai dettagli del progetto, che risulta essere in linea con il Piano Operativo, l’intervento prevede la ristrutturazione del vecchio edificio ora esistente (che ospita attività della parrocchia e un appartamento per le suore) ma soprattutto la realizzazione ex novo di un fabbricato a due piani capace di accogliere, in contemporanea, fino a 150 persone. I due edifici, collegati da un corridoio, ospiteranno al piano terra (nella parte preesistente) due aule, una dispensa e uno studio mentre nella nuova palazzina sorgeranno una sala accoglienza e due aule. Al primo piano del vecchio edificio resteranno le vecchie funzioni: il nuovo fabbricato prevede invece la costruzione di due aule per la pastorale parrocchiale e un disimpegno. Per accedere al piano superiore verranno realizzate una scala interna e un ascensore.
L’ampliamento rientra nel limite massimo consentito dei 200 metri quadri di nuova edificazione. L’investimento complessivo risulta molto oneroso: si stima un’operazione da 700mila euro, di cui almeno il 70% potrebbe essere finanziato dalla Cei con i fondi dell’8 per Mille. Circa 100mila euro sono già stati raccolti dalla parrocchia attraverso raccolte spontanee, donazioni e mercatini ma la strada è ancora lunga.
“Questo progetto ci permetterebbe di colmare quella penuria di spazi di cui soffriamo già da tempo – commenta don Serafino -. La nostra parrocchia è una realtà attiva e vitale, impegnata su tanti fronti: dal catechismo agli scout, dal mercatino dell’usato al centro di ascolto, fino al doposcuola. Gravitano qui centinaia di persone e vorremmo, con questo nuovo investimento, dare una risposta alla nostra comunità e alla città”.