Il documento con le proposte della Cgil per ripensare Prato
Sei i macrotemi presi in esame per farsi trovare pronti in vista del Pnrr
Ripensare Prato. Si chiama così il documento strategico redatto dalla Cgil di Prato per disegnare il futuro del nostro territorio e farsi trovare pronti per le sfide del Pnrr. Economia, lavoro, salute, giustizia sociale, sono sei le tematiche prese in esame per dare il proprio contributo allo sviluppo della città. Il documento è già stato inserito nel piano Next generation del Comune di Prato.
Il principio di fondo contenuto nel documento è che il distretto non può prescindere dalla sua vocazione industriale, seppur bisognosa di accorgimenti per reggere le sfide del futuro. Aggregazioni orizzontali e verticali restano imprescindibili, così come la maturazione nell’utilizzo di tecnologie Ict e web. Ma per la Cgil bisogna prestare attenzione anche all’altra faccia produttiva della città, quella non legata al manifatturiero, che impiega circa 50mila persone nei settori non industriali. Per questo serve attenzione al commercio di vicinato, le botteghe, ma anche allo sviluppo del potenziale turistico legato al filone industriale.
Per arrivare pronti alle sfide del futuro occorre lavorare sulle infrastrutture: banda larga, fibra e 5G, con campagne massicce di alfabetizzazione digitale. In ottica green viene riproposta l’idea di insediare a Prato il principale textile hub nazionale come polo tecnologico del riciclo tessile a livello europeo.
La crescita non può prescindere dalle infrastrutture: per la Cgil la terza corsia dell’A11 e lo sviluppo dell’Interporto restano primari, così come viene vista di buon occhio l’ipotesi tram-treno che colleghi con Firenze. Serve inoltre che il trasporto pubblico si allarghi verso i siti produttivi, logistici e industriali e che si riveda il collegamento viario tra Pistoia-Prato e Firenze, perché la sola Declassata non può reggere volumi di traffico aggravati dall’esplosione dell’e-commerce.
In tema istruzione e ricerca uno dei tasselli fondamentali resta la lotta alla dispersione scolastica, mentre sul piano lavorativo il contrasto all’illegalità e allo sfruttamento rimangono missioni primarie. La tutela e la reintegrazione delle vittime di sfruttamento deve associarsi a controlli nelle aziende più incisivi, applicando la responsabilità in solido tra terzista e committente in relazione alla contribuzione evasa proporzionata alla quota di fatturato di ogni committente sul totale del fatturato dell’azienda controllata.
Nel documento trovano spazio anche la promozione di politiche abitative espansive. Ultimo tassello quello legato alla sanità, con la necessità di stabilizzare le professionalità e incrementare la medicina territoriale. Per la Cgil servono passi in avanti anche nelle prestazioni di diagnostica e la riduzione delle liste di attesa.