Garza dimenticata nell’utero dopo il parto: il caso denunciato ai carabinieri
La testimonianza della donna che un mese dopo il parto si è rivolta all'ospedale di Bergamo dove è stata rimossa la garza
Una garza dimenticata nell’utero nei momenti successivi al parto, rimasta nel corpo della neo-mamma per un mese. La vicenda è oggetto di denuncia ai carabinieri da parte della donna, Rebecca Ciardi, parrucchiera di Poggio a Caiano, che lo scorso 21 luglio ha partorito una bimba all’ospedale di Prato. La 33enne ha avuto un parto indotto, complicato da emorragia, a seguito della quale è stata effettuato un intervento d’urgenza con somministrazione di terapia e applicazione del palloncino, lo strumento utilizzato in questi casi per arrestare il flusso ematico. Il 28 luglio arrivano le dimissioni, ma la donna nei giorni successivi si accorge che qualcosa non va.
La situazione peggiora un mese dopo, quando la famiglia sta trascorrendo 3 giorni di vacanza a Bergamo: Rebecca accusa pesantezza a livello vaginale, ha difficoltà a camminare e si reca assieme al marito all’ospedale Bolognini di Seriate.
La visita ginecologica e gli esami a cui viene sottoposta portano a scoprire le cause dei malesseri: “ritenzione di garza vaginale post partum” è scritto nel referto del pronto soccorso di Bergamo. La garza viene rimossa con immediata scomparsa della sintomatologia dolorosa.
A distanza di due mesi dalla scoperta e dopo essersi consultata con l’avvocato Tommaso Magni, lo scorso 25 ottobre Rebecca Ciardi ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri e di raccontare pubblicamente la sua vicenda, perché fatti simili non accadano più.