“La pandemia con tutti i mutamenti nello stile di vita delle persone e delle famiglie sta provocando anche a Prato ancora tanta sofferenza nei bambini e nei ragazzi. Dobbiamo aumentare il livello di attenzione e di cura per il disagio dei più piccoli e dei fragili che molto probabilmente pagheranno per lungo tempo le conseguenze di questa situazione”. È l’appello che – in occasione della Giornata dei diritti dei bambini che si celebra in tutto il mondo il 20 novembre – arriva da Monica Pratesi, presidente di Pamat, l’associazione che svolge un’attività ormai consolidata sul fronte della prevenzione dell’abuso sui minori.
L’associazione non ha mai abbandonato la sua missione, anche nella difficile fase dell’emergenza grazie all’impegno coraggioso di coordinatori e volontari. “Anche noi siamo ricorsi all’utilizzo degli strumenti digitali anche se l’incontro diretto è molto più efficace e significativo”, sottolinea Pratesi. Durante i periodi di lockdown circa 50 volontari hanno seguito a distanza oltre 30 ragazzi, dai sei ai quindici anni. Per fronteggiare l’abbandono scolastico i volontari hanno seguito da remoto anche un gruppo di studenti dei primi anni delle superiori.
In estate poi, in collaborazione con Artemia e Cgfs, sono state organizzate visite alla scoperta della città e settimane di attività all’aperto. Intanto sta proseguendo anche il progetto Io ci credo, che coinvolge gli studenti della secondaria di primo e secondo grado, che ha l’obiettivo di far conosce e sensibilizzare al tema dei diritti dell’infanzia e dei giovani. In questo caso avvocati ed esperti, tutti volontari, si collegano on line con le classi. Negli ultimi mesi la Pamat, confermando Monica Pratesi alla presidenza, ha rinnovato anche il suo consiglio direttivo che resterà in carica fino al 2024. Ne fanno parte Andrea Baroncelli, Elena Casavecchi, Elisabetta Davini, Andrea Di Gregorio, Rosita Galanti, Elena Lenzi, Serena Meoni, Patrizia Nanni, Isabella Nesi, Gabriele Pica Alfieri.