4 Novembre 2021

Congresso Pd, Biagioni lancia una proposta unitaria

"Noi vogliamo andare oltre le correnti. È una sfida positiva, non una provocazione", ha scritto Biagioni, per ora l'unico candidato al congresso, sulla sua pagina Facebook


L’11 novembre, esattamente tra una settimana, scade il termine entro il quale presentare le candidature a segretario del Pd di Prato. E per ora l’unico nome in ballo è quello di Marco Biagioni, che dopo aver lanciato la propria candidatura durante una serata al circolo di Coiano ha iniziato un percorso in nove tappe nelle varie frazioni e in provincia per discutere il programma congressuale, un documento che ha già raccolto oltre 200 firme tra iscritti al partito e realtà associative. Un percorso, quello del consigliere ed ex segretario dei Giovani Democratici, che non è stato esente ora da critiche da parte della corrente di partito più vicina al sindaco Biffoni ora da richieste di farsi da parte in nome di un congresso unitario e per il bene del partito. Oggi Biagioni risponde con un post sulla pagina Facebook: il tono è quello usato finora da chi lo ha invitato al passo indietro ed è improntato al concetto di”unità”: “Mi candido a rappresentare tutte le persone che si riconoscono in una nuova idea di Partito Democratico e che la vogliono portare avanti con coraggio nella provincia di Prato. Il nostro è uno spazio politico a cui tutte e tutti sono invitati – scrive Biagioni -. Se gli iscritti e le iscritte lo vorranno, fra qualche giorno, troveranno nella nostra mozione una proposta che va oltre la dinamica del Congresso e che si costruirà giorno per giorno come percorso di cambiamento. Una strada da fare insieme, di cui potrò farmi garante se la comunità democratica lo vorrà. Noi vogliamo andare oltre le correnti. Davvero. È una sfida positiva, non una provocazione”. Infine una frecciata a quanti (come Simone Faggi ai microfoni di Tv Prato) hanno affermato che dietro la sua candidatura ci fosse l’ombra di “dirigenti” a cui faceva piacere una “polarizzazione” nel congresso provinciale: “Vogliamo portare in dote le qualità della nostra generazione, che prevedono il fatto di non essere “ex” di nessuna parte. La nostra candidatura è indipendente, perché partita da un gruppo con valori chiari (già espressi nel nostro manifesto) e le firme a supporto di questa idea hanno da subito sostenuto un progetto, prima del mio nome. Questo metodo è la garanzia che possiamo fornire a chi vuole aderire alla proposta, sapendo che nella partecipazione saranno valorizzate tutte le istanze, e sarà sempre favorito il dialogo tra diverse culture politiche. Siamo trasparenti, non abbiamo paura del confronto, ascoltiamo la base e siamo pronti a fare un percorso organico per rappresentarla al meglio”.

 

E intanto ieri sera la direzione del partito ha votato all’unanimità la composizione della commissione territoriale, che avrà il compito di sovrintendere all’organizzazione e al regolare svolgimento dei congressi. 11 i membri, espressione delle varie anime del pd: Stefano Lenzi, Luciano Bartolotti; Luca Roti, Sandro Lascialfari, Andrea Dominijanni, Federica Palanghi e Valentina Nunziati. Tre membri rappresentano i territori (Roberta Roberti per la Valbisenzio, Fabiola Ganucci per i comuni medicei, Alberto Vignoli per Montemurlo), uno è espressione dei Giovani Democratici (Saul Santini). A tutti questi si aggiunge il presidente della commissione di garanzia Andrea Ballini e un membro per ogni mozione candidata: le mozioni vengono ufficializzate dopo l’11 novembre, termine entro il quale devono arrivare tutte le candidature a segretario. Nel complesso, Lenzi, Bartolotti, Roberti, Ganucci e Santini vengono considerati espressione dell’area ex zingarettiana; Roti, Lascilfari, Dominijanni, Palanghi, Nunziati, Vignoli sono stati votati come espresisone dell’area ex renziana, che sul territorio fa riferimento a Biffoni.