20 Ottobre 2021

Presentato il bilancio della Fondazione Caritas: una «galassia» di iniziative a servizio delle persone fragili

La presidente Idalia Venco: «il nostro obiettivo è quello di avere sempre un occhio attento ai nuovi bisogni del territorio e di intercettare le nuove povertà»


Andare oltre i numeri per conoscere i volti e le storie di chi si è impegnato a rialzarsi per riprendere in mano la propria vita. La Fondazione Solidarietà Caritas di Prato nei giorni scorsi ha presentato il bilancio sociale 2020 e lo ha fatto nel chiesino di Narnali, da poco restaurato e restituito alla comunità. Un luogo scelto per la vicinanza alla Casa Jacques Fesch che accoglie i familiari in visita ai parenti detenuti alla Dogaia e permette di avere un alloggio a quei carcerati che, a fine pena o in permesso, hanno trovato un lavoro esterno. «È una delle nostre opere segno con la quale cerchiamo di dare una risposta a una emergenza – spiega Idalia Venco, presidente della Fondazione Caritas –; il nostro obiettivo è quello di avere sempre un occhio attento ai nuovi bisogni del territorio e di intercettare le nuove povertà». In questo senso, l’ultimo progetto messo in campo è la casa per anziani soli che non hanno una abitazione dove stare, aperta in via Carraia dall’associazione il Casolare, altra realtà della «galassia» Caritas formata, tra le altre, da Emporio, Case di accoglienza, iniziative di assistenza alla marginalità – come la ronda dei senzatetto e gli operatori di strada – e tante opere che intervengono nella promozione umana e nel servizio alla persona.

 

Idalia Venco: «Abbiamo scelto di presentare il bilancio vicino alla casa di accoglienza per i detenuti e le loro famiglie»

 

La storia di Manci: da detenuto a imprenditore che dà lavoro ai carcerati

 

L’impegno nell’anno della pandemia. Il periodo di riferimento del bilancio della Fondazione riguarda un anno estremamente difficile come il 2020, segnato dall’emergenza sanitaria causata dal Covid e dalle sue conseguenze. «La pandemia ha messo in luce problemi che già avevano profonde radici nella nostra società – afferma Idalia Venco – e in questo tempo la Fondazione è chiamata a essere pronta e vigile per restituire alle persone raggiunte dai nostri servizi la speranza in un futuro possibile, nonostante le difficoltà». Tra i tanti numeri generati e gestiti dal mondo della Fondazione Caritas emerge quello dei centri d’ascolto – mai chiusi, nemmeno durante il lockdown – dove il totale delle famiglie che hanno chiesto aiuto è passato dalle 1094 del 2019 alle 1263 del 2020 con un incremento del 15,4% e con gli italiani in aumento rispetto agli stranieri. Proprio per rispondere a queste emergenze il vescovo Giovanni Nerbini ha dato vita al Fondo del Buon Samaritano che ha distribuito, in poco più di un anno, oltre 200mila euro a famiglie messe in crisi dalle conseguenze sociali del Covid.

 

Il chiesino di Narnali da poco restaurato

 

Hanno detto. «Il vostro impegno ha messo al centro la persona, un termine spesso dimenticato nella nostra realtà – ha detto il vescovo Giovanni Nerbini –, ci sono quelli che riescono a farsi strada mentre coloro che non ce la fanno rimangono indietro e vengono messi da parte. Questo è inaccettabile, non possiamo tollerare che ci sia qualcuno che vive ai margini. Non ci dobbiamo rassegnare, ma impegnare a fare del bene condividendo le problematiche e le possibili soluzioni». Di ottimo rapporto e costante sinergia tra Fondazione Caritas e Amministrazione comunale ha parlato l’assessore ai servizi sociali Luigi Biancalani: «Insieme stiamo superando il concetto di assistenzialismo per concentrarci e facilitare il cammino di chi vuole rientrare nella società civile. Il tavolo della marginalità che abbiamo istituito con tutti i soggetti attivi nel territorio vuole rispondere proprio a questo intento». Di «seconda opportunità da dare a tutti» ha parlato la consigliera regionale Ilaria Bugetti, che ha sottolineato l’importanza di creare servizi e progetti che possano dar modo alle persone di «riscattarsi». Il direttore del carcere della Dogaia Vincenzo Tedeschi ha ribadito la preziosa collaborazione con Caritas riguardo alle opportunità offerte ai detenuti a fine pena: «Il rischio recidiva si riduce tantissimo, abbiamo una media di 600 detenuti e senza l’aiuto del volontariato non è facile lavorare per dare a tutti una proposta per un percorso esterno».

Cos’è la Fondazione Caritas. Istituita nel 2017 dall’allora vescovo Franco Agostinelli, la Fondazione nasce per essere lo strumento gestionale della Caritas diocesana, che invece è il braccio operativo e pastorale della Diocesi nel sostegno alle persone che si trovano in povertà. Il suo obiettivo è quello di realizzare, anche in collaborazione con altri organismi, in primis l’Amministrazione comunale e la Società della Salute, le azioni di contrasto alle situazioni di fragilità presenti sul territorio e individuate dai centri d’ascolto Caritas in via del Seminario e nelle parrocchie pratesi (il sito web della Fondazione).

I membri della Fondazione. La presidente è Idalia Venco, il vice presidente è Aurelio Risaliti, il segretario è Giovanna Becherucci, mentre Paolo Gennari è il tesoriere. Il direttore è Carlo Ferrari e il sindaco revisore Stefano Gelsumini. La Caritas diocesana è guidata dai condirettori Idalia Venco e Mario Lanza.