29 Ottobre 2021

Pinqua, doccia fredda per il Comune di Prato: non finanziati i progetti per 15 milioni di euro

I 2,8 miliardi di euro del Governo sono stati sufficienti a finanziare le prime 159 proposte. Prato è arrivata 245° in graduatoria. Barberis: "Arriveranno nuovi fondi"


Non sono stati finanziati dal governo i progetti Pinqua del Comune di Prato, 4 in tutto per un totale di 14,85 milioni di euro destinati alla riqualificazione di alcune aree del Soccorso, Macrolotto Zero e San Paolo. Come emerge dal decreto del Ministero delle Infrastrutture dello scorso 7 ottobre, il Comune di Prato si è infatti classificato al 245° posto sui 271 progetti ammissibili a finanziamento, ed è rimasto escluso per carenza di fondi. I 2,8 miliardi di euro disponibili (quasi tutti provenienti dai Fondi Pnrr) sono stati infatti sufficienti a finanziare le prime 159 proposte. I progetti di Prato sono stati ritenuti ammissibili (soltanto una ventina di proposte provenienti da altre parti d’Italia sono stati esclusi), ma per arrivare a finanziarli occorrerà che il governo trovi una dotazione aggiuntiva di circa 1,2 miliardi di euro, mentre per finanziare tutti i 112 progetti ammessi con riserva, occoreranno 1,5 miliardi di euro.
Si tratta di una doccia fredda per il Comune, che a luglio scorso – con un comunicato stampa (leggi l’articolo)- dava per acquisito il finanziamento rivendicando il “grande risultato”.

“Siamo convinti che in questa fase storica – afferma adesso l’assessore Valerio Barberis il problema non siano i finanziamenti, che continueranno ad arrivare dal governo e dall’Europa, ma avere progetti da mettere in campo rapidamente e proseguire negli interventi di riqualificazione della città. Siamo convinti che anche questi progetti Pinqua potranno essere finanziati in una fase successiva”.

In effetti il decreto del governo stabilisce che tutte le proposte ammesse e anche quelle ammissibili con riserva (dunque anche il progetto del Comune di Prato) debbano presentare entro 30 giorni il cronoprogramma per arrivare alla conclusione degli interventi entro il 31 marzo 2026. Il bando prevede anche la possibilità di scorrimento della graduatoria in caso di rinuncia dei soggetti finanziati, ma per Prato la speranza è riposta soprattutto nel rifinanziamento.

“In attesa di nuovi finanziamenti, faremo comunque tutti i passaggi necessari a portare avanti gli interventi Pinqua – afferma l’assessore Barberis -: va completata la variante urbanistica per emettere il vincolo preordinato all’espoprio di alcune aree ed immobili; ed entro 240 giorni dovremo presentare al governo il progetto esecutivo”.

I PROGETTI


I progetti Pinqua prevedono infatti di consolidare e costruire due nuovi assi civici: il primo al quartiere del Soccorso lungo via Roma, che parte dall’assessorato al Sociale e si conclude al futuro parco urbano che verrà realizzato grazie all’interramento della Declassata; il secondo al quartiere di San Paolo, che consoliderà l’asse civico esistente che partirà dal futuro Distretto Socio Sanitario e si concluderà nel nuovo centro civico.
Nel dettaglio sono due le tipologie di interventi del PINQUA: riqualificazione di edifici esistenti da dedicare ad edilizia residenziale pubblica, in cui coniugare il miglioramento della qualità architettonica e delle prestazioni energetiche; rivitalizzazione degli spazi pubblici creando un nuovo sistema di attrattori urbani capaci di mettere in relazione i vari ambiti tra loro e con il contesto cittadino, in cui accogliere funzioni diversificate, come co-working, centro civico, sedi di associazioni, necessarie allo sviluppo delle strategie di riqualificazione urbana ipotizzate.
Ecco i numeri del progetto: 17 nuovi alloggi residenziali pubblici, 8 nuovi alloggi residenziali convenzionati, 5500 mq di nuovi spazi a servizio di associazioni e terzo settore, e nuovi servizi pubblici, 650 mq di nuovi spazi commerciali e di ristorazione.
Il PINQUA si inquadra nella riflessione sviluppata sia per la costruzione dello strumento del Piano Operativo che del progetto PIU e contiene un insieme organico di interventi e misure, in forte sinergia tra loro, che rispondono alle strategie adottate per far fronte ai bisogni che caratterizzano l’ambito urbano prescelto.
Inoltre nell’area degradata interessata da un incendio nel 2015 tra via Roma e la Declassata si è riconosciuta una caratteristica unica per la realizzazione di nuove funzioni sociali e pubbliche (servizi per centro anziani, coworking, Housing sociale); ciò è dovuto principalmente alla sua ubicazione immediatamente contigua al parco lineare del Soccorso che verrà realizzato a seguito dell’interramento della Declassata e suo naturale proseguimento su via Roma.
Verrà realizzato anche un nuovo centro civico nella zona di “S. Paolo-Macrolotto Zero” adatto anche ad ospitare il nuovo archivio comunale.
Riguardo all’obiettivo di incrementare le dotazioni di edilizia residenziale pubblica e sociale e contestualmente riqualificare complessi immobiliari abbandonati ed in disuso sui quali sono rilevabili evidenti processi di degrado anche ambientale, verranno recuperati ai fini abitativi, di servizio e associazioni del terzo settore: un edificio attualmente non utilizzato tra via Roma e via Siena, un edificio attualmente non utilizzato in via Zarini, di proprietà del Comune di Prato, e un complesso inutilizzato in Via del Purgatorio di proprietà del Comune di Prato.

Dario Zona