Primi interrogatori di garanzia degli otto professionisti – 5 cittadini italiani e 3 cinesi – sottoposti a misura cautelare e finiti nel mirino degli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta Easy Permit. L’indagine ha coinvolto sette studi professionali che si occupavano di tenere la contabilità di numerose imprese cinesi, alimentandone i meccanismi illeciti, fatti di ditte individuali apri e chiudi, intestazione delle aziende a prestanome ed evasione contributiva. Complessivamente sono indagate 210 persone. Stamani sono comparsi di fronte al giudice Wu Chao dello studio RW e i coniugi Alessandro Frati e Alessandra Belliti dello studio Frati&Belliti: tutti – attualmente agli arresti domiciliari – si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Tra domani e giovedì sono invece in programma gli interrogatori di garanzia degli altri quattro finiti ai domiciliari (i coniugi Giuseppe Cannatà e Marta Gabbriellini dello studio Cannatà, Jiejie Hu e Weijie Hu della società L.X. Centro elaborazione dati) e del commercialista sottoposto all’obbligo di dimora (Paolo Santangelo, dell’omonimo studio).