23 Ottobre 2021

Gonfienti, petizione con 1500 firme per aprire a Villa Niccolini il museo Etrusco

L'iniziativa è stata lanciata a seguito della 'Camminata per Gonfienti' a cui hanno partecipato una cinquantina di persone


Sono oltre 1.500 le firme raccolte dalla petizione per allestire a Prato il museo Etrusco. Il documento è stato presentato a pochi giorni dall’organizzazione della settima ‘Camminata per Gonfienti’ a cui hanno preso parte una cinquantina di persone. L’obiettivo dei firmatari è quello di creare un museo nelle vicinanze dell’area archeologica di Gonfienti, nel dettaglio nel fienile di Villa Niccolini, che come ribadito dai promotori della petizione “costituisce esso stesso un manufatto oggetto di scavo e quindi vincolo”.
Nella raccolta firme si sottolinea come quello sia il punto opportuno per costituire l’antiquarium e il centro visite per valorizzare l’area e renderla visitabile. Non a Campi Bisenzio. “Portare i reperti a Campi significa marcare ancora di più l’oblio già in atto nei confronti della città etrusca di Gonfienti – dice Maila Ermini, una delle promotrici dell’iniziativa -. Campi Bisenzio, dove si vorrebbe mettere i suoi reperti, potrà avere il suo museo delle antichità della Piana con quelli trovati a sud della via del Pantano, nei terreni presso la Marinella, a Capalle e a Lecore, ma mai titolarsi quale museo Etrusco di Gonfienti!”.


Nella petizione viene ricordato come la zona archeologica ancora non sia indicata da nessun cartello, né visitabile. “E quest’anno non è stata nemmeno aperta a settembre, per le consuete visite delle Giornate Europee del Patrimonio – aggiunge il docente universitario Giuseppe Centauro -. Ben misera cosa se si pensa che negli ultimi dieci anni l’area archeologica è stata visitabile solo 6 volte. Gli organi competenti, a parte alcune azioni di scavo, non portano avanti alcuna vera progettualità di conservazione o valorizzazione del sito, come invece sarebbero loro compito e dovere”.
Da qui l’invito ai cittadini a firmare per il Museo Etrusco a Prato e a seguire “la nostra azione civica e culturale, che prosegue con determinazione”.